Egregio Direttore,
Le scrivo una lettera aperta in merito alle comunicazioni intercorse in data odierna fra il Suo quotidiano e l’ufficio stampa del Movimento 5 Stelle.
Un Suo collaboratore ha risposto al nostro comunicato stampa riguardo al luogo e orario del nostro post-election day, con una email che riteniamo fuori luogo, offensiva e non professionale. Il testo dell’email, che riporto integralmente, era:
“Visto che non fate lavorare i giornalisti agli show del vostro ducetto smettete di rompere il cazzo con le vostre mail grazie.”
Il nostro ufficio stampa ha prontamente fatto fronte alla richiesta del Suo collaboratore rimuovendolo dalla nostra mailing-list e segnalandogli l’esistenza dell’opzione di disiscrizione cliccando l’apposito link in calce ad ogni nostro comunicato.
A seguito di questa nostra comunicazione, il Suo collaboratore ha ulteriormente risposto una frase nuovamente offensiva “Vaffanculo. Per adeguarmi allo stile del vostro pifferaio”
Le allego le comunicazioni intercorse per darLe la possibilità di rilevarne i toni e giudicarne l’adeguatezza.
Visti i fatti sopra descritti, apprezzerei che intervenisse nei confronti del Suo collaboratore, al fine di ricordargli le regole minime di professionalità da mantenere nella comunicazione visto e considerato che è stata fatta a nome del Suo quotidiano (vostro dominio @repubblica.it).
Sono altresì convinta che il nostro ufficio stampa apprezzerebbe delle scuse formali per lo spiacevole incidente.
Colgo l’occasione per precisare, ai fini dell’informazione del Suo collaboratore e dei Suoi lettori, l’episodio della mancata ammissione dei giornalisti all’area riservata sotto il palco di Piazza San Giovanni durante la serata conclusiva dello Tsunami Tour, che sembra aver causato la risposta frustrata e infelice del Suo collaboratore:
- tutti i giornalisti che si erano accreditati sono stati ammessi all’area
- ai giornalisti che NON si erano accreditati, data la limitata disponibilità di spazio e le imprescindibili ragioni di ordine pubblico, era stato negato l’ingresso
- a seguito della mediazione operata dalle forze dell’ordine, che avevamo chiamato a causa dell’aggressività dimostrata dai giornalisti non accreditati nei confronti del servizio d’ordine dell’area riservata, alcuni giornalisti non accreditati sono comunque stati ammessi all’area, in funzione dello spazio disponibile e delle norme di sicurezza vigenti.
Mi sembra un atteggiamento di buon senso e ritengo che i problemi che hanno causato tanta irritazione nei giornalisti esclusi avrebbero potuto essere evitati molto semplicemente: bastava effettuare la procedura di accreditamento, come peraltro era stato fatto da altri giornalisti italiani e da tutta la stampa estera.
Certa della Sua comprensione,
le porgo distinti saluti
[hr2]
Per noi l’incidente è chiuso.