Mentre i portavoce regionali di M5S Lombardia rispediscono al mittente le accuse pretestuose di Maroni di essere cambiati sui costi della politica il gruppo presenta la sua prima proposta di legge proprio “sul trattamento economico dei consiglieri regionali, dei componenti della giunta regionale, dei sottosegretari e delle risorse gruppi consiliari”
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Decapitare gli abnormi costi della politica. E’ questo il principio che ha ispirato il primo progetto di legge regionale presentato del Movimento 5 Stelle Lombardia dal titolo
“Progetto di legge in materia di trattamento economico dei consiglieri regionali, dei componenti della giunta regionale, dei sottosegretari e delle risorse gruppi consiliari” e depositato oggi dal gruppo.
M5S, dopo aver abbandonato il tavolo regionale di riduzione dei costi della politica perché sterile, sottopone così alla valutazione delle forze politiche presenti in Consiglio regionale un articolato progetto che consentirà alla Lombardia di adeguarsi al “Decreto taglia spese degli enti locali” del Governo Monti.
La Lombardia dovrà infatti dotarsi entro il 27 giugno prossimo di una legge sui costi della politica, pena una riduzione sostanziale delle risorse finanziarie erogate dallo Stato alla regione.
L’articolato progetto, che ha come primo firmatario il consigliere e portavoce M5S Gianmarco Corbetta, se approvato, rivoluzionerà la gestione delle risorse pubbliche regionali e decapiterà i costi della politica.
In estrema sintesi i consiglieri regionali di Movimento 5 Stelle propongono al Consiglio il taglio dell’indennità di carica per i consiglieri regionali a 5 mila euro lordi per 12 mensilità, l’abolizione totale dei vitalizi, anche se già maturati, e un tetto massimo di 3 mila euro di rimborsi per le spese effettivamente sostenute nell’attività istituzionale.
Gianmarco Corbetta spiega: “Debuttiamo con un progetto di legge che assicura una giusta remunerazione ai consiglieri regionali, ma elimina l’arricchimento personale. Chi vuole arricchirai si dedichi ad altro e non alla gestione della cosa pubblica “.
La trasparenza economica è tra gli snodi principali della proposta di M5S. “In questo senso – argomenta Corbetta – diciamo un chiaro no al rimborso spese a forfait, vero e proprio “stipendio aggiuntivo” ingiustificato”.
Il progetto di legge determina anche una stretta drastica del 50% alle indennità di funzione, un aggiunta al trattamento standard, per il presidente della Regione, presidente del Consiglio e presidenti di Commissioni.
I Consiglieri M5S hanno già dato il buon esempio adeguandosi spontaneamente al trattamento economico che ora propongono per legge a tutti i colleghi, senza contare la rinuncia, unica nel suo genere, ai rimborsi elettorali, ben prima che le forze politiche presenti in Regione Lombardia incominciassero discuterne tiepidamente.
“Sollecitiamo il tavolo di riduzione dei costi della politica a esprimersi rapidamente su quello che la maggioranza e le altre opposizioni vogliono fare per adeguarsi alla spending review.
Speriamo che non si lavori ricamando all’uncinetto tra le pieghe di codici per mantenere gli insostenibili privilegi che la casta gode. Siamo stati eletti per fare l’interesse pubblico e non privato: ognuno si assuma le sue responsabilità di fronte ai cittadini”, conclude Corbetta.
Tabella comparativa costi della politica oggi e con l’approvazione del progetto di legge di M5S