Ieri sera, 7 novembre 2013, presso gli uffici del Ministero si è tenuto l’incontro tra i portavoce parlamentari del M5S, Massimo De Rosa, Vincenzo Caso, Paola Carinelli, Daniele Pesco, Davide Tripiedi, Bruno Marton, e la portavoce regionale lombarda Silvana Carcano.
La novità è la partecipazione anche di Emiliano Abbati, in rappresentanza dei comitati cittadini, per la prima volta dall’inizio di questa lunga storia sul tema Rho-Monza.
L’incontro aveva l’obiettivo di sensibilizzare il Ministro in merito alla richiesta di interramento della SP 46 Rho Monza e di soprassedere alla firma del decreto di sua competenza che sancirebbe di fatto l’avvio dei lavori relativi alla realizzazione delle 14 corsie a cielo aperto in pieno centro abitato a Paderno Dugnano e del progetto di autostrada a raso, a Baranzate.
I punti principali che abbiamo esposto hanno evidenziato:
-l’impossibilità di realizzare l’opera entro l’apertura di Expo 2015
-la possibilità di lasciare inalterato il tratto padernese per spostare le risorse sul tratto di Baranzate, per soddisfare le richieste del territorio
-la ferma convinzione che vi sono numerosi punti che consentiranno la presentazione di un duro ricorso
-l’unanimità del consiglio provinciale e regionale per l’interramento dell’opera
-l’inesistente considerazione nell’intero processo del fattore principale e decisorio, la salute dei cittadini, con l’assurdo riconoscimento da parte di Regione Lombardia del peggioramento della qualità dell’aria nel nord Milano, e la conseguente richiesta di stima dei morti.
Seppur l’esito dell’incontro non è stato quello auspicato, ovvero la sospensione del procedimento in capo al Ministro, lo stesso, a seguito delle giustificate obiezioni portate dal rappresentante dei comitati, si è impegnato, insieme al direttore Grillo, a effettuare ulteriori verifiche con i principali enti coinvolti nella procedura, Provveditorato alle opere pubbliche, Serravalle e Commissione VIA, affinché si possano superare le obiezioni tecniche contrarie all’interramento espresse dalla Commissione. A tal proposito abbiamo appreso direttamente dal Ministro Orlando che uno dei principali rappresentanti politici contrario all’interramento è il Presidente della Regione Lombardia, Maroni, che quindi si schiera contro i suoi rappresentanti padernesi che scrivevano “o la pasa sota o de chi la pasa no”.
Il Ministro ci ricontatterà per informarci dell’esito di questa verifica che però, è opportuno ribadirlo, non rinvierà la firma del decreto prevista per settimana prossima.
Continuiamo, inoltre, a considerare inaccettabile che nelle procedure attinenti a opere infrastrutturali di questa portata non via sia il coinvolgimento diretto anche del Ministero della Salute.
È quindi indispensabile proseguire con la mobilitazione dei cittadini e dei comitati per ricordare che la salute dei cittadini vale più di ogni dettaglio tecnico e della burocrazia che impedisce un corretto e proficuo rapporto tra istituzioni e cittadini.
Ed è per questo motivo che il M5S, contrariamente a tutti i partiti della casta, ha chiesto e ottenuto dalle istituzioni il coinvolgimento diretto dei cittadini e dei comitati che rappresentano i territori e le loro istanze.
Noi non molleremo mai.