Il Movimento 5 Stelle della Lombardia ha portato in Consiglio regionale una interrogazione a risposta immediata all’Assessore all’Ambiente Claudia Terzi sul “sì” degli uffici regionali a una società irlandese per la ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi nelle provincie di Mantova, Cremona e Brescia.
Andrea Fiasconaro, Consigliere del Movimento 5 Stelle Lombardia, spiega: “nell’interpellanza il Movimento 5 Stelle chiede quali ragioni abbiano spinto la Giunta Regionale ad esprimere parere favorevole al permesso di ricerca idrocarburi e in che modo si intenda informare i cittadini delle attività che verranno effettuate sul territorio e i livelli di sicurezza per le popolazioni interessate. Inoltre, in generale, si chiede di capire il perché della proliferazione di numerosi permessi di ricerca di idrocarburi in una regione che già sfrutta pesantemente il suolo e il sottosuolo (in cui sono attivi, per esempio, 4 stoccaggi di gas metano e altri ne sono in progetto).
L’Assessore Terzi, in risposta all’interpellanza, ha spiegato che la competenza regionale si limita solo all’espressione di un parere favorevole sulla ricerca e si sviluppa su valutazioni dello stato centrale che attengono al piano energetico nazionale. Le ricerche di idrocarburi in corso, compresa quella “Sospiro”, non impatteranno in questa prima fase, se non in minima parte, sul territorio. L’Assessorato ha provveduto a comunicare alle Istituzioni locali l’avvio delle ricerche.
Andrea Fiasconaro, consigliere del Movimento 5 Stelle, dichiara: “Sono solo parzialmente soddisfatto della risposta dell’assessore. E’ vero che le autorizzazioni sulle indagini di ricerca idrocarburi sono di competenza nazionale, ma la regione valuta caso per caso e potrebbe anche esprimere parere negativo alla ricerca. Non ci convince l’assenza di una campagna informativa rivolta ai cittadini, sul tema è stata solo inviata una informativa alle Istituzioni locali, sulle ricerche che riguardano il loro territorio. Sono temi delicati che meritano un corretto approfondimento. La pianura padana è un territorio già ampiamente sfruttato e fragile e così anche i territori mantovani, bresciani e cremonesi su cui insiste questo progetto di ricerca. Per non parlare degli eventi sismici che nel recente passato hanno interessato il territorio mantovano. E se poi la ricerca darà esito positivo, cosa facciamo? Come si comporterà Regione Lombardia? L’impressione è che sui permessi per la ricerca idrocarburi la tendenza delle istituzioni sia quella di favorirle con poca attenzione e poca informazione verso i cittadini. Lo stesso discorso vale per gli stoccaggi di gas metano. Le uniche a beneficiare di questo atteggiamento sono le lobby petrolifere”.