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Centenario Prima guerra mondiale: non scadere nella retorica

800px-Soldat_italien_sur_le_Carso_en_1917Il Movimento 5 Stelle si è astenuto, nel corso della discussione in Consiglio regionale, sulla proposta di legge di modifica della legge regionale 28/2008 per la promozione e la valorizzazione del patrimonio storico della prima guerra mondiale in Lombardia.

Andrea Fiasconaro, consigliere del Movimento 5 Stelle, dichiara: “La legge proposta al Consiglio ha argomenti positivi come il coinvolgimento di Istituzioni e istituti scolastici di ogni ordine e grado nella promozione e valorizzazione del patrimonio storico della Prima Guerra Mondiale anche attraverso percorsi culturali, tematici e conservazione dei cimeli e reperti storici. Tutto questo ha valore positivo: per il Movimento 5 Stelle la memoria è un patrimonio comune da valorizzare. Ci siamo, però, astenuti sul provvedimento perché  le risorse finanziarie previste su questo progetto sono esigue (per volontà dell’Assessore alla Cultura) e rischiano di sovvenzionare solo le (pur importanti) iniziative di commemorazione del centenario della guerra. Anche queste iniziative saranno, però, limitate e forse ne risentirà la qualità delle stesse.”

“L’astensione è motivata anche dal fatto che non sono stati accolti alcuni nostri emendamenti che ritenevamo importati e migliorativi del testo di legge. Un emendamento riguardava il comitato scientifico di esperti che dovrà coordinare le azioni di promozione e valorizzazione del patrimonio storico, le nomine di questo comitato sono lasciate in capo solo all’Assessore alla Cultura, noi chiedevamo di coinvolgere anche la commissione consiliare nella nomina degli esperti per garantire pluralità rispetto ad un tema così delicato come risulta essere l’analisi storica della Prima Guerra Mondiale. L’altro emendamento chiedeva, in merito alle iniziative previste nel programma delle commemorazioni, che tali iniziative potessero essere proposte dagli enti locali, dagli istituti scolastici e dalle università in modo autonomo e non fossero solo legati al tema delle celebrazioni del 4 novembre, ma anche ad altre questioni inerenti la Grande Guerra. La nostra astensione non vuole rappresentare in alcun modo una chiusura su questo tema, del quale abbiamo profondo rispetto e di cui ne riconosciamo l’importanza e la valenza storica. Non ci sottrarremo ad ulteriori discussioni ed approfondimenti senza, però, mai scadere nella retorica e in interventi celebrativi fine a se stessi. Anche questo rischio non è del tutto fugato dalla legge.” conclude Fiasconaro.

 

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