Lo scorso dicembre 2013, il M5S Lombardia ha presentato un’interrogazione, di cui è prima firmataria la consigliera regionale M5S Iolanda Nanni, all’Assessore Regionale alle Infrastrutture avente ad oggetto l’autostrada Broni- Mortara-Stroppiana ed alla quale abbiamo avuto risposta in questi giorni.
La consigliera regionale Iolanda Nanni dichiara: “Ci sono mille motivi per cui questa autostrada è considerata dal territorio un’inutile infrastruttura che devasta imponenti superfici del nostro prezioso suolo agricolo e che non risolve i problemi di isolamento logistico di alcune parti del nostro territorio. Tutte argomentazioni portate più volte all’attenzione dell’Assessore Del Tenno, sin dalla prima seduta d’Aula del Consiglio Regionale fino ad arrivare all’incontro dell’Assessore stesso a Pavia presso lo STER di alcuni mesi fa. Ciononostante, l’Assessore fa “orecchie da mercante”. Pertanto, abbiamo ritenuto opportuno presentare un’interrogazione che facesse perno su ulteriori questioni relative ad alcune criticità tecniche e giuridiche, fra cui la possibile incostituzionalità della legge regionale 9/2001 e il carattere “interregionale” di questa autostrada ed il conseguente illegittimo iter procedurale adottato sinora da Regione Lombardia con forzature evidenti del dettato della legge nazionale in merito.
Su entrambe le questioni abbiamo chiesto alla Regione Lombardia di prendere una posizione chiara.
La potestà di Regione Lombardia in tema di realizzazione di autostrade, data per assodata dalla legge regionale, è infatti assai controversa ed oggetto di impugnativa in sede del TAR Lombardia presso il quale sono stati depositati diversi ricorsi che richiedono l’annullamento della Delibera di Giunta n. 8/4659, come del resto, ha ribadito con sentenza più volte la Corte Costituzionale che, fra l’altro bocciò un’analoga legge di Regione Liguria.
Su questa posizione, l’assessorato, in pratica, ci risponde che, dal momento che né che il Consiglio dei Ministri, né il Presidente di Regione Lombardia, hanno fatto ricorso alla Corte Costituzionale contro la legge regionale, se ne desume che per Regione Lombardia detta legge sia legittima e costituzionale. Tuttavia, questa situazione potrebbe cambiare in futuro in quanto i ricorsi pendenti al TAR delle Associazioni contengono anche il dubbio di incostituzionalità relativo alla legge regionale. In ogni caso, per il solo fatto che un consigliere regionale, come la sottoscritta, eccepisce un dubbio di incostituzionalita’ con tanto di riferimenti normativi e giurisprudenziali, Regione Lombardia, anche in assenza di ricorso alla Corte Costituzionale da parte di soggetti istituzionali, dovrebbe prendere atto e farsi parte attiva invece di assumere una posizione “pilatesca”.
L’assessorato avrebbe infatti primariamente dovuto argomentare le ragioni per cui ritiene legittima la controversa legge regionale sulle autostrade e non limitarsi a dire “la Corte Costituzionale non è (ancora) stata interpellata in merito” lasciando intendere – che, per Regione, questo non sia un problema.
Sulla seconda questione, ho evidenziato che l’autostrada Broni-Mortara-Stroppiana sia di fatto un’autostrada interregionale (arriva infatti fino a Stroppiana in Piemonte) e che di conseguenza, l’iter procedurale da seguire avrebbe dovuto essere quello previsto per le autostrade interregionali. Anche qui, mi viene data una risposta illogica, e cioè che si tratta di due progetti distinti: il trattoBroni-Castello d’agogna e Castello d’agogna-Stroppiana. Che si tratti di due progetti distinti è in realtà un’escamotage istituzionale fantasioso, creato ad arte proprio per evitare l’iter procedurale delle opere interregionali, perché è chiaro che nessuno si sognerebbe di utilizzare l’autostrada “a tratti” così come viene paventato, la sua inutilità sarebbe ancor più evidente agli occhi di tutti.
Questa risposta non è quindi affatto esaustiva in quanto non contiene alcun elemento aggiuntivo utile a ciò che sappiamo già ma evidenzia una ingiustificabile posizione “pilatesca” da parte di un Ente come Regione Lombardia che resta sordo alle istanze del territorio nonostante sia l’ente Provincia di Pavia sia numerosi Comuni della provincia si siano espressamente dichiarati contrari, come pure il Coordinamento dei Comitati ed Associazioni contro la Broni-Mortara che da anni denuncia il devastante impatto ambientale di un’infrastruttura che non risolverà i problemi di viabilità del nostro territorio.