I consiglieri regionali del Movimento 5 stelle ritengono che il post di Beppe Grillo sulle macroregioni serva a innescare un dibattito serio su questo tema, basato sul coinvolgimento della cittadinanza, senza tabù e cappelli di partito. Non si parla di secessione, come nelle dichiarazioni propagandistiche della Lega, ma di uno stato federale. Il post di Grillo mette in primo piano il fallimento dello Stato, di cui proprio la Lega è tra i principali responsabili.
I leghisti sono stati al Governo dal 2001 al 2011 quasi ininterrottamente, in Lombardia da 20 anni, e il risultato è che le regioni hanno sempre meno indipendenza, le assemblee elettive valgono sempre meno e tutto è in mano ai Governi centrali che fanno tutti i loro comodi. Gli aumenti delle tasse che ci sono stati dal 2001 al 2011, le perdite dell’economia del nord sono loro responsabilità. Per vent’anni hanno detto “padroni a casa nostra” ed i risultati si vedono. Non dobbiamo rispondere a loro che vent’anni fa parlavano di “Roma ladrona” e ora portano i gioielli in Tanzania….
Finora abbiamo dimostrato che alle nostre parole corrispondono fatti, chi vorrà fare seriamente qualcosa per una riorganizzazione delle autonomie lo potrà dimostrare concretamente a partire dalla riforma del Titolo V in Parlamento, non producendo bolle di sapone in consiglio regionale lombardo senza agire dove veramente si può intervenire. La parola spetta ai cittadini e non ai partiti, ne tantomeno a 9 consiglieri regionali.
Paola Macchi, portavoce M5S Lombardia
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M5S: Lega, consiglieri lombardi si esprimano su macroregione
(ANSA) – MILANO, 10 MAR – “Ma sulla macroregione che cosa pensano i consiglieri regionali del M5S eletti in Lombardia? Sono d’accordo con Grillo o hanno idee differenti?”.
Lo chiede in una nota il capogruppo della Lega al Consiglio regionale della Lombardia, Massimiliano Romeo, sul dibattito innescato dalle parole di Beppe Grillo a proposito dell’unita’ d’Italia.
“Nessuno – sostiene Romeo – vuole strumentalizzare l’argomento, anche perche’ per noi e’ un tema estremamente serio e un traguardo da perseguire con estrema chiarezza di intenti: si tratta di una questione di sopravvivenza dell’intero sistema produttivo del nord”.
“Solo la Lombardia e il Veneto – aggiunge – versano ogni anno a Roma, e’ il caso di dire a fondo perso, piu’ di 60 miliardi di euro. Con la crisi economica in corso, non possiamo piu’ permetterci il lusso di trasferire queste risorse. Per queste ragioni – conclude il capogruppo della Lega – invitiamo i grillini lombardi a prendere una posizione netta su questo argomento di vitale importanza”. (ANSA).