“Sono giorni che assistiamo a un teatrino sui poteri di intervento sugli appalti Expo che attendiamo siano affidati al Presidente dell’ANAC Cantone o al Commissario Unico Expo Sala, ma è ancora tutto miseramente fermo. La nomina di Cantone è stata fin qui solo una marchetta elettorale”, dichiarano i portavoce in Senato del Movimento 5 Stelle. La corruzione onnipresente nelle grandi opere non ammette tentennamenti e ogni esitazione del Governo su questo terreno si configura come complicità al sistema tangentistico. Cosa ci vuole per approvare un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ad hoc che consenta a Cantone o Sala la revoca degli appalti alle aziende coinvolte in indagini, senza bisogno di attendere l’interdittiva della Prefettura?”.
“La costruzione delle grandi opere in Italia non è fatta con l’obiettivo di sviluppo per il Paese – aggiungono i portavoce in Regione Lombardia del M5S – bensì per costruire e perfezionare un sistema per rubare e riciclare soldi sporchi e detenere potere. E per raggiungere questo ignobile fine si modificano le norme, come nel caso di Expo. La corruzione ha assunto caratteri strutturali più pericolosi della precedente tangentopoli perché da anni i politici di destra e sinistra hanno lavorato assiduamente per allentare le norme che hanno permesso scientificamente di aggiudicare appalti andando in continua deroga, come testimonia la relazione dell’Autorità garante per la vigilanza dei contratti pubblici”.
“L’eventuale ritardo di Renzi nell’intervenire negli appalti assegnati a società sotto inchiesta è un regalo governativo al malaffare e un furto alle casse pubbliche. Società come la Maltauro per le Vie d’Acque, la Grandi Lavori Fincosit per la Rho Monza, la Mantovani spa e la CMC per Expo, coinvolte in indagini devono essere allontanate definitivamente da questi appalti” aggiungono i portavoce alla Camera dei Deputati del M5S.
“Dopo le ultime indagini, leggendo le ordinanze delle procure che in questi mesi escono quotidianamente, è evidente che quanto diciamo da anni, ancora una volta, è diventato realtà. Ora, basta con le ipocrisie, le menzogne e le falsità, a tutti i livelli. Sproniamo i magistrati ad arrivare fino in fondo. Noi intanto proseguiremo con i nostri esposti. E controlleremo con molta attenzione quanto produrrà il Consiglio dei Ministri domani pomeriggio e studieremo l’eventuale decreto che ne uscirà. Siamo pronti a fare dura pressione politica affinché il Governo colpisca le società inquisite e questo sistema affaristico-mafioso che fa sfigurare di giorno in giorno l’Italia di fronte il mondo intero”, concludono i portavoce del M5S.
I portavoce lombardi di M5S in Parlamento e in Consiglio Regionale