Nell’ambito del progetto di legge “omnibus” 154, il M5S Lombardia ha presentato due ordini del giorno per migliorare due misure di sostegno per il fabbisogno abitativo, il contributo Mutuo Prima Casa e il Fondo Sostegno Affitti: entrambi i provvedimenti sono stati approvati all’unanimità dal Consiglio Regionale.
Il “contributo mutuo prima casa”, la misura di sostegno istituita da Regione Lombardia e finalizzata ad agevolare l’accesso al credito per la concessione del mutuo per l’acquisto della prima casa e a rimuovere gli ostacoli alla formazione e sviluppo delle famiglie, ha subito un crollo di domande di domande nel biennio 2012-2013 che sono passate dalle 4.600 annue degli anni precedenti a sole 79 domande finanziate, per un ammontare complessivo di risorse pari a 5 milioni di euro, di cui sono stati utilizzati – in termini di erogazione del contributo – solo 700.000 euro.
Oltre a fattori esogeni come la crisi del mercato immobiliare e del credito, bisogna evidenziare che – a partire dal 2011 – il fondo destinato al contributo prima casa e’ stato – per scelta della Regione – indirizzato esclusivamente alle “giovani coppie”, vale a dire a coppie sposate che al momento del matrimonio non avessero già compiuto 40 anni. La scarsa adesione alla misura di sostegno e’ anche dovuta al fatto che i requisiti d’accesso sono piuttosto rigidi. Le giovani coppie, ad esempio, per poter accedere devono necessariamente essere sposate, quando invece i dati di Regione indicano chiaramente che dal 2011 in avanti le coppie sposate sono in progressiva diminuzione mentre aumentano le coppie di fatto e i genitori soli – a prescindere dal vincolo matrimoniale – con figli a carico.
Questa misura, così come configurata, non soddisfava gli obiettivi per cui era stata istituita, facendo emergere chiaramente un disallineamento fra la politica messa in atto dall’Assessorato Casa e l’obiettivo posto dalla legge di favorire la formazione e lo sviluppo delle famiglie lombarde.
Pertanto, con il nostro ordine del giorno, la Giunta ha accettato di rimettere mano al recente bando 2014 affinché siano riallineate le soluzioni adottate con il fabbisogno reale ed attuale delle famiglie lombarde, identificare le criticità incontrate con le banche, semplificare l’istruttoria, rivedere i requisiti d’accesso in direzione di una maggiore apertura e dare priorità alle situazioni più svantaggiate o fragili”.
Con il secondo ordine del giorno del M5S Lombardia la Giunta si impegna inoltre a rendere più efficace il Fondo Sostegno Affitto, misura di sostegno rivolta agli inquilini in affitto presso alloggi di edilizia del mercato libero che faticano a sostenere il canone di locazione, riparametrando il contributo in modo da renderlo proporzionale all’intensità del bisogno.
Infatti la crescente difficoltà nel pagamento dei canoni di locazione si riflette sulle dinamiche degli sfratti che oggi vengono eseguiti principalmente per morosità, interessando il 90% delle esecuzioni. Basti pensare che in Lombardia, nel 2012, gli sfratti per morosità hanno riguardato ben 12.000 casi e si sono triplicati rispetto al 2005 colpendo non solo le famiglie più povere, ma anche il ceto medio che mostra sempre più difficoltà a sostenere economicamente la propria condizione abitativa.
Dalle risultanze di un’analisi commissionata dal Comitato Paritetico di Controllo e Valutazione sull’efficacia delle misure di sostegno al welfare abitativo adottate da Regione Lombardia, e’ emerso che il Fondo Sostegno Affitto adempiva allo scopo di dare sostegno temporaneo alle famiglie in difficoltà ma non era distribuito equamente poiché erogato come contributo “fisso” a prescindere dall’indice di fabbisogno.
M5S Lombardia