Iolanda Nanni, consigliere regionale M5S, dichiara: “Dopo il caso eclatante dell’approvazione del progetto di discarica di amianto a Ferrera Erbognone, avvenuta, a detta dell’Assessore regionale all’Ambiente Terzi, per opera dei dirigenti di Regione e “a sua insaputa”, il territorio pavese è di nuovo preso al bersaglio con un altro progetto di discarica di cemento amianto previsto a Cava Manara (PV). Passate le elezioni – guarda caso – Regione Lombardia ha recentemente riaperto l’iter approvativo di questo scellerato progetto nel bel mezzo di terreni pregiati dedicati prevalentemente alla risicoltura e questo nonostante i Sindaci, la Provincia di Pavia, i Comitati ambientalisti e i cittadini abbiano manifestato espressa contrarietà, sollevando peraltro la presenza di un criterio ostativo: il sito individuato per la discarica è attraversato da un cavo irriguo, su cui il Consorzio agricolo del Cavone vanta diritti di servitù a cui non è disposto a rinunciare. La legge giustamente prescrive l’impossibilità di costruire discariche in presenza di cavi irrigui: perché allora Regione non chiude l’iter autorizzativo, ma al contrario lo riapre?
La Consigliera regionale Iolanda Nanni continua: “A questo proposito, a nome del M5S Lombardia, ho depositato un’interrogazione (scarica qui l’interrogazione) diretta all’Assessore Regionale Terzi che intende fare chiarezza sulle irregolarità del progetto e sulle gravi ripercussioni che avrebbe sul territorio, sottraendo suolo agricolo e risicolo in cambio di tonnellate di amianto. L’Assessore non può più trincerarsi sul presunto “insaputismo” che dilaga nella politica partitica, quella politica che non vuole assumersi responsabilità delle proprie scelte. La nuova Giunta lombarda e leghista deve dire apertamente se intende fare della provincia di Pavia la discarica della Lombardia, dato che abbiamo già ben due inceneritori, due progetti di discariche di cemento amianto, numerosi impianti di smaltimento di rifiuti “non pericolosi” e impianti altamente impattanti a livello ambientale e sulla salute dei pavesi.
Chiediamo quindi che l’Assessore faccia una scelta politica precisa in favore dello sviluppo sostenibile delle nostre terre agricole (solo nel pavese si concentra la più grande produzione di riso dell’Italia) e si assuma la responsabilità di bloccare un progetto di discarica fortemente avversato dai cittadini, dai Comitati e dalle Istituzioni locali. La volontà del territorio per la Lega non conta più nulla? Chiediamo anche che lo smaltimento dell’amianto non sia più abbandonato alla speculazione privata: le Istituzioni devono predisporre un piano organico e sistematico, supportato da adeguati studi scientifici tramite operatori pubblici senza nessuna speculazione o rischio di infiltrazioni criminose”.
La Consigliera Nanni prosegue: “Riso o amianto? Quale idea di sviluppo vuole promuovere Regione Lombardia? l’iter per la discarica di cemento-amianto prevista a Cava Manara va quindi chiuso prendendo atto di un criterio ostativo non aggirabile. Oltre ai vincoli di legge, sussistono anche ragioni dettate dal buon senso per opporsi al progetto: il M5S Lombardia non vuole veder sorgere una discarica di cemento-amianto nel bel mezzo di un territorio vocato e dedicato alla risicoltura, vicino a centri abitati, limitrofo al Parco del Ticino e in contrapposizione alla volontà espressa dai cittadini. Il M5S Lombardia intende preservare e promuovere le tradizioni, le eccellenze e le specificità del territorio del pavese, ci aspettiamo che questa Giunta lombarda vorrà fare altrettanto”.