Stamani si è tenuta la seconda audizione sulla vicenda Maugeri in Commissione Sanità di Regione Lombardia. Stavolta gli auditi sono stati i vertici della Fondazione nella persona del Direttore Generale, Dott. De Mattheis, e del VicePresidente del Consiglio di Amministrazione, Dott. Migliavacca. Fra gli interventi dei consiglieri regionali, l’unico applaudito dai lavoratori presenti in sala è stato quello della nostra portavoce consigliere regionale, Iolanda Nanni.
Iolanda Nanni, consigliere regionale M5S, dichiara: “Il Direttore Generale ha addotto le ragioni dei vertici aziendali a sostegno dell’approvazione della delibera del CdA sui tagli alle indennità dei lavoratori della Fondazione Maugeri, affermando che una manovra strutturale si rendeva indispensabile a causa del grave disavanzo in bilancio ed affermando l’insostenibilità economica dell’attuale contratto dei lavoratori, pur senza fornire dati certi e verificabili al riguardo. Dette ragioni non ci hanno convinto, al punto che, avendo potuto esaminare nel dettaglio i bilanci 2012 e 2013 e lo Statuto della Fondazione, ho posto alcune chiare domande circostanziate al Direttore Generale e al VicePresidente all’interno delle quali ho evidenziato che detto disavanzo non risulta derivato da una gestione ordinaria aziendale in perdita, ma da cause del tutto contingenti e straordinarie, quali l’inasprimento degli oneri finanziari a seguito delle vicende giudiziarie della Fondazione e i 15Milioni di Euro del patteggiamento. Peraltro, ho evidenziato che i bilanci 2012 e 2013 mostravano chiaramente un graduale risanamento aziendale rispetto al 2011 e già prevedevano accantonamenti per far fronte a un eventuale esito negativo delle vicende giudiziarie ed ai tagli di Regione Lombardia. I dati comprovano quindi che il disavanzo in bilancio non sia motivato da cause strutturali relative alla gestione ordinaria aziendale, bensì da cause del tutto straordinarie e contingenti, difficilmente ripetibili che quindi non giustificano la manovra adottata dal CdA. Ho anche richiesto il piano industriale dell’azienda che risulta mancare, a conferma di quanto asserito oggi dal Direttore Generale il quale afferma che è ancora in elaborazione con prospettive sviluppo delle varie sedi anche alla luce di un tavolo in corso con Regione Lombardia. Ciò che stupisce è che la Fondazione deliberi unilateralmente e drasticamente una misura draconiana di taglio dei salari, pur in assenza di un quadro organico di riferimento che soltanto un piano industriale può offrire.
Ho anche chiesto se la delibera era stata espressa con unanimità di voto dai componenti del CdA e mi è stato confermata l’unanimità, con la specifica che il Magnifico Rettore dell’Università di Pavia, che siede “di diritto” all’interno del CdA della Fondazione ed era stato previamente informato dell’ordine del giorno relativo alla seduta, risultava essere assente.
Siamo soddisfatti in quanto la Commissione Sanità ha di fatto recepito tutti le principali proposte avanzate dalla sottoscritta a nome del MoVimento 5 Stelle, espresse sia all’interno dell’interrogazione, sia durante l’audizione, a partire dalla richiesta ai vertici aziendali di sospendere la delibera unilateralmente adottata dal CdA sui tagli ai livelli salariali, motivando tale richiesta di sospensione con l’incongruità fra le perdite contingenti del bilancio, dovute principalmente agli esiti giudiziari e all’inasprimento degli oneri finanziari stipulati con le banche, rispetto al carattere strutturale e irreversibile di una manovra che cambia in senso peggiorativo sia le tipologie contrattuali che i livelli salariali e i diritti acquisiti dei lavoratori in loro totale detrimento.”