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I lavori di Expo 2015 e la ‘ndrangheta

“In un momento delicato come questo non capiamo come mai questa continua rimozione nel linguaggio del Presidente del Consiglio Renzi di espressioni che invece dovrebbero risuonare costantemente nei suoi discorsi: guai a parlare di corruzione e di ‘ndrangheta. Per Renzi questa lotta non è mai prioritaria. Eppure sono salite a 43 le aziende interdette, 28 quelle allontanate dai cantieri per un valore complessivo dei contratti sottratti alla criminalità organizzata pari a 55 mln di euro.
Per Renzi è importante “una carica in più per finire in tempo, per spronare gli operai“, ma è di pochi giorni fa l’allarme lanciato dal Comitato antimafia presieduto da Dalla Chiesa in cui si sottolineava proprio che la situazione è abbastanza diversa da quella ripetutamente rappresentata in ritratti rassicuranti, secondo i quali l’unico problema di Milano Expo 2015 sarebbe quello di realizzare in tempo i padiglioni previsti sull’area espositiva. Sia il Comitato milanese che noi del M5S in commissione antimafia abbiamo denunciato la pericolosità degli appalti di importo minore, legati alle forniture e ai servizi, facilmente manipolabili. E’ accaduto che nel corso degli ultimi mesi si sono manifestati i segni concreti dell’incombenza di interessi di ambienti mafiosi, più particolarmente ‘ndranghetisti, sui lavori che riguardano e accompagnano la preparazione dell’evento Expo 2015. Commissariare i soli appalti, non le aziende indagate, non servirà a nulla. Renzi, anche per mero rispetto istituzionale, dovrebbe far proprie le denunce di quegli enti che ricordano che i fatti raccontano di una presenza mafiosa che sa imporsi con disinvoltura a dispetto di norme speciali e di pubbliche promesse, sostenendo le richieste che il Comitato Antimafia Milanese e la Commissione Antimafia Regionale hanno fatto ad Expo. In un paese in cui si fanno gli inchini davanti alla casa del boss come quello della Madonna delle Grazie, in cui la trattativa tra Stato-mafia è tutta da rendere pubblica, il Presidente del Consiglio non può fare silenzio sulla corruzione e sulla presenza della ‘ndrangheta in Lombardia e nei cantieri Expo, su come intende combattere questi fenomeni e sradicarli.”

 

Portavoce M5S Lombardia

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