Il M5S ha depositato un’interrogazione urgente rivolta all’assessore Melazzini, che sarà discussa nel consiglio regionale di domani, per conoscere come la Giunta intenda comportarsi dinnanzi a un ricorso che rischia di bloccare l’erogazione di 25 milioni di euro recentemente stanziati dalla Regione per favorire l’accesso al credito delle imprese lombarde (risorse che potrebbero arrivare fino a 40 milioni di euro con l’intervento delle camere di commercio).
Il ricorso, già notificato al presidente della Regione, impugna i criteri con cui il bando regionale eroga le risorse anzidette ai consorzi-fidi operanti sul territorio (i quali, grazie alla nuova liquidità, potrebbero favorire la “bancabilità” delle tante imprese lombarde in cerca di credito), subordinando tali conferimenti a requisiti di solidità patrimoniale che non prendono in considerazione le risorse pubbliche già ricevute da taluni consorzi.
Paradossalmente il bando odierno punisce dunque i Confidi che hanno sinora operato sul mercato senza gravare sui contribuenti, per converso favorendo quelli che, invece, hanno beneficiato a piene mani di aiuti pubblici, senza i quali – talvolta – sarebbero persino falliti.
Questa situazione è resa ancora più surreale dal recente provvedimento con cui i cosiddetti “Formigoni-loan” (prestiti a tasso agevolato concessi nella scorsa legislatura ad alcuni grandi Confidi in difficoltà) sono stati convertiti dall’attuale giunta in contributi a fondo perduto dei quali – col senno di poi – avrebbero ovviamente beneficiato ben volentieri anche quei Confidi che non avevano invece ritenuto opportuno – col senno di allora – aderire al prestito regionale.
Il danno: la Regione, con un buco di bilancio di un miliardo e mezzo di euro per l’anno 2014, rinuncia a recuperare oltre 25.000.000 di Euro che, tra capitali e interessi, sono stati “regalati” agli otto grandi Confidi che avevano sottoscritto i Formigoni-loan.
La beffa: questi otto Confidi sono oggi evidentemente avvantaggiati per accedere alle nuove risorse stanziate dalla Regione, laddove – senza la conversione in fondo perduto dei Formigoni-loan – questi Consorzi presenterebbero oggi un’esposizione debitoria nettamente maggiore.
Dario Violi, primo firmatario dell’interrogazione, commenta così l’iniziativa: “negli scorsi mesi abbiamo più volte espresso all’Assessore le nostre perplessità sul nuovo bando; il ricorso dimostra che, purtroppo, non ci eravamo sbagliati. Lo scopo del nostro provvedimento non è però quello di denunciare l’insipienza della Giunta: occorre correggere subito i criteri del bando per superare i motivi del ricorso e garantire alle imprese lombarde di ricevere quanto prima le risorse di cui hanno disperatamente bisogno”.
Milano, 4 Settembre 2014.