Stamattina l’Assessore Regionale alla Sanità ha risposto, in Commissione, all’interrogazione del M5S Lombardia, presentata il 14 luglio 2014, sulla vertenza di Fondazione Salvatore Maugeri.
Iolanda Nanni, consigliere regionale M5S e prima firmataria dell’interrogazione, dichiara: “L’Assessore Mantovani, per la seconda volta, risponde nel merito della questione assumendo una posizione alla Ponzio Pilato, senza una concreta assunzione di responsabilità politica in ordine alla tutela dei lavoratori FSM e alla garanzia sulla continuità aziendale della Fondazione, proprio di recente messa a rischio dalla richiesta di concordato preventivo.
Dopo aver ribadito all’Assessore che l’attuale dissesto finanziario di FSM deriva da cause straordinarie e contingenti quali la sentenza di patteggiamento da 15milioni di Euro ed il conseguente inasprimento degli oneri finanziari da parte delle banche, e pertanto vede i lavoratori solo quali vittime sacrificali di questa situazione, ho fatto presente che esistono già, documentate, dati contabili alla mano, misure di risanamento alternative che non toccano i lavoratori e che sono già ampiamente illustrate e previste dal business plan di PriceWaterHouse 2013-2017 e dai bilanci stessi della Fondazione, tutti dati in possesso dell’Assessorato Sanità di Regione Lombardia.
Ciò premesso, dato il precipitare vorticoso degli eventi in Fondazione Maugeri da luglio ad oggi, con rottura dei tavoli di trattativa da parte di FSM nei confronti della dirigenza medica e richiesta di concordato preventivo, ho chiesto all’Assessore Mantovani di non perdere altro tempo prezioso e quali azioni intendesse intraprendere per scongiurare uno scenario ancor più drammatico dell’odierno.”
“Ho anche paventato all’Assessore – continua Nanni – uno scenario di ipotetica speculazione in atto che comporterebbe lo spacchettamento e smantellamento della Fondazione Maugeri con vendite degli asset più redditizi e potenziali esuberi fra i lavoratori. Purtroppo l’ipotesi non è remota in quanto abbiamo decine di casi di questo genere nelle recenti vicende economiche italiane.
Sui punti sollevati, l’Assessore Mantovani ha risposto sostenendo che Regione Lombardia ed il suo Assessorato non hanno un potere diretto nella vertenza in atto e non possono interferire nell’autonomia gestionale di una fondazione privata.
Per quanto riguarda l’ipotesi di una possibile manovra speculativa in atto, l’Assessore non ha dato alcuna risposta. Inoltre, ha riferito che Fondazione Maugeri ha presentato in data 22 ottobre 2014 il Piano Industriale (che manca da anni e che è un requisito previsto dallo Statuto di FSM).
Nella mia replica ho richiesto all’Assessore di verificare che il piano industriale sia stato effettivamente presentato il 22 ottobre, giacchè – fino a prova contraria – a noi risulta che a tutt’oggi manchi il Piano Industriale e siano solo state presentate delle generiche linee guida che, in alcun modo, possono sostituire un reale piano industriale redatto secondo i parametri della normativa vigente.
Ho replicato inoltre che Regione Lombardia ha (eccome!) una responsabilità diretta nella vertenza in qualità di principale erogatrice di fondi pubblici alla Fondazione Maugeri. Ho inoltre ribadito che Regione Lombardia ha anche un fondamentale ruolo di controllo del Sistema Sanitario Regionale e, nello specifico, dei bilanci delle Fondazioni private accreditate per le quali deve verificare che la “continuità aziendale” sia attestata in maniera certa ed inequivocabile mentre attualmente detta continuità aziendale non è garantita dalla società di revisione PriceWaterHouse
Dalla risposta dell’Assessore Mantovani emerge che l’Assessorato stia avallando la posizione del management di Fondazione Maugeri, restando – di fatto – a guardare – come spettatore passivo – quali saranno gli sviluppi della vicenda, senza assumere quel ruolo di attore principale o di forte intermediazione fra le parti che spetterebbe a Regione Lombardia e che sarebbe atto dovuto verso i lavoratori.
Le vicende giudiziarie che hanno travolto la Fondazione hanno coinvolto anche alcune posizioni allora apicali di Regione Lombardia, ragion per cui la Regione stessa ha un debito nei confronti dei lavoratori i quali avrebbero diritto di essere tutelati dal Governo regionale e contestualmente anche dal Governo centrale che abbiamo sollecitato al Senato con un’interrogazione che, ad oggi, non ha ancora avuto risposta.
Ho infine ricordato all’Assessore che proprio i lavoratori stessi, nonostante il caos, le preoccupazioni e le ricadute economiche sulle loro indennità, stanno comunque – con la loro professionalità – continuando a garantire gli elevatissimi standard qualitativi delle prestazioni erogate e, a maggior ragione, Regione Lombardia dovrebbe mettersi una mano sulla coscienza, stare al loro fianco e non restare alla finestra.
In vista della scadenza, a febbraio 2015, della presentazione da parte di FSM dei propri bilanci alle ASL lombarde, ci aspettiamo quindi che l’Assessore attenzioni le ASL stesse ad usare pienamente i poteri di monitoraggio di cui dispongono, per formulare osservazioni stringenti in merito a un risanamento della Fondazione che può essere perseguito senza toccare i lavoratori, dato che la mancata ottemperanza da parte della Fondazione alle prescrizioni delle ASL, comporterebbe il mancato rinnovo delle convenzioni stipulate con la Fondazione.
Questo – conclude Nanni – a dimostrazione del fatto che l’Assessore – contrariamente a quanto da lui stesso affermato con la sua posizione ponzio-pilatesca – ha in realtà e a norma di legge tutti i poteri di intervento per la tutela dei lavoratori Maugeri e della continuità aziendale: si tratta solo di avere la volontà politica di farlo”.