Oggi in Aula, è stata presentata una mozione sulla Lomellina firmata dal consigliere regionale Villani (PD) e dall’Assessore alle attività produttive Melazzini (NCD). La mozione doveva dare un seguito concreto alle criticità emerse in Lomellina dopo la visita della delegazione ufficiale del Consiglio Regionale effettuata il 31 ottobre 2014 nell’ambito dell’iniziativa “100 tappe in Lombardia”.
La consigliera regionale Iolanda Nanni dichiara: “La mozione presentata e firmata dai consiglieri Villani e Melazzini non è stata condivisa con noi, con ciò impedendoci di poter dare un contributo concreto nei contenuti. Così a cose fatte, sono stata costretta a presentare in Aula, a posteriori, una serie di emendamenti dopo averla esaminata e aver riscontrato, già in prima lettura, che detta mozione (scarica qui la mozione) era annacquata, autoreferenziale e non conteneva alcun impegno stringente atto a dare una svolta alle politiche ambientali e di sviluppo della nostra Lomellina. Si tratta infatti di impegni generici che non danno alcuna garanzia alla popolazione che, da anni, soprattutto in alcune aree, è sommersa da problemi derivati dall’alto impatto ambientale cumulativo dell’inceneritore, dei numerosi impianti a biomasse, spargimento fanghi, raffineria di San Nazzaro e minacciata costantemente da nuovi progetti di discariche di amianto.
“Per questo motivo – continua Nanni – ho proposto in Aula una serie di emendamenti stringenti e incisivi (scarica qui gli emendamenti M5S) che recepissero le istanze pervenute dalle amministrazioni locali e delle numerose associazioni ambientaliste che sono state portate all’attenzione della delegazione del Consiglio Regionale il 31 ottobre scorso. Fra gli emendamenti che ho proposto e di cui non vi è traccia nella mozione, vi è l’impegno per la Giunta ad integrare la metodologia di rilevamento delle diossine tramite centraline dell’aria con le più efficaci campionature a terra (top soil), a valutare la conversione di una delle due caldaie dell’inceneritore di Parona in un impianto TMB (trattamento meccanico biologico), conversione peraltro favorita dall’ampia area di pretrattamento di cui dispone l’impianto; inoltre, ho richiesto di delineare criteri più stringenti e vincolanti concernenti lo spargimento fanghi in un territorio con falda affiorante come quello Lomellino; nonché di predisporre un piano straordinario di bonifica del territorio lomellino, nonché un piano di opere di compensazione relative al grave livello di inquinamento del territorio che mette a repentaglio sia l’ambiente che la salute umana; di riconoscere ed inserire l’MCS (sensibilità chimica multipla) nell’elenco regionale delle malattie rare come già avviene in alcune regioni italiane, ad esempio Regione Veneto, e altri Stati della Comunità Europea; di scoraggiare gli insediamenti di discariche di amianto in Lomellina per preservarne la vocazione agricola e risicola; di esaminare l’impatto cumulativo degli impianti produttivi, dell’inceneritore, delle ditte di trattamento fanghi, impianti di biomasse attualmente presenti prima di rilasciare future autorizzazioni alla luce del principio di precauzione ed in un’ottica di prevenzione sanitaria primaria per la popolazione lomellina”
“Fra i nostri emendamenti – prosegue Nanni – non poteva mancare una sezione dedicata al trasporto pendolare: si fa tanto parlare del raddoppio Mortara-Milano, ben sapendo che i finanziamenti stanziati da Stato e Regione per questo raddoppio a tutt’oggi sono pari allo ZERO ASSOLUTO. I pendolari chiedono, nelle more di questo raddoppio che è ormai assimilabile alla Salerno-Reggio Calabria, di provvedere nell’immediato a una programmazione finalizzata al potenziamento e ammodernamento della linea ferroviaria esistente, nonché sostenere gli investimenti per la manutenzione ordinaria e la messa in sicurezza della viabilità esistente”
“A seguito della presentazione dei nostri emendamenti – conclude Nanni – tesi a tradurre in azioni concrete una millantata volontà politica della maggioranza a valorizzare la Lomellina e a promuoverne lo sviluppo sostenibile, il consigliere Villani e l’Assessore Melazzini hanno ritirato la mozione, ammettendo che era mancata la condivisione con le altre forze politiche e che fosse doveroso operare tutti insieme per il risanamento del territorio lomellino.”