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Rischio gestione delle emergenze a Sondalo: cittadina si rivolge al M5S

Sondalo

Vi riportiamo di seguito la lettera che abbiamo ricevuto da una cittadina seriamente preoccupata per le sorti dell’ospedale Morelli di Sondalo (Sondrio). L’Azienda Ospedaliera della Valtellina e della Valchiavenna ha infatti chiuso, a quanto pare per motivi di organico, la guardia notturna della cardiologia e, di conseguenza, anche i due posti letto dell’unità coronarica.

Anche il M5S Lombardia condivide in toto le preoccupazioni e le ansie di questa cittadina: questa operazione mette seriamente a rischio la salute dei cittadini di Sondalo che, in caso di gravi emergenze, sarebbero costretti a rivolgersi alla struttura si Sondrio che dista 50 km di strada spesso innevata e comunque sempre trafficata.

Per questo abbiamo già predisposto un’interpellanza per chiedere in via istituzionale se la giunta Maroni è al corrente di quello che sta avvenendo all’interno dell’Azienda Ospedaliera della Valtellina e della Valchiavenna, quali sono i tempi per il ripristino di questi fondamentali servizi sanitari per il cittadino e perché la lettera del sindaco di Sondalo, presidente della conferenza dei sindaci dell’Asl della provincia di Sondrio è rimasta inascoltata.

Dario Violi e Paola Macchi – Consiglieri M5S Lombardia

La lettera ricevuta dal nostro portavoce Dario Violi.

“Sono un’elettrice del M5S ho avuto il piacere di conoscerla quando siete venuti in delegazione a Tirano in provincia di Sondrio per le elezioni europee e mi sento orgogliosa ed onorata di avere in consiglio regionale persone serie, preparate e responsabili come lei di cui seguo i lavori sul web. In questi giorni l’ospedale di Sondrio ha chiuso per motivi di organico, questa è stata la risposta del direttore generale dott.Beatrice Stasi, la guardia notturna della cardiologia e di conseguenza i due posti letto dell’unità coronarica dell’ospedale Morelli di Sondalo che dista da Sondrio una cinquantina di chilometri. Sembrerebbe una distanza banale se non fosse che siamo in una zona di montagna dove nevica spesso e dove il traffico anche pesante è molto concentrato essendo l’unica strada di collegamento. La cosa è molto grave, si sono mossi i sindaci del territorio interessati ma da Maroni nessuna risposta. Io sono un’infermiera e so che in un infartuato intervenire in tempo precoce è una delle condizioni essenziali per salvare la vita del paziente. La morte di Pino Daniele ne è l’esempio emblematico. Maroni parla tanto di una eventuale autonomia di Sondrio quale provincia di montagna e poi non è in grado di garantire i servizi essenziali. Le chiedo pertanto, alla luce della sua combattiva determinazione che dimostra in aula, un interessamento su questa problematica, perché i cittadini della Valtellina non si sentano di serie B e perché venga garantito loro il diritto alla salute sancito dalla costituzione e che sia una salute di qualità! Un grazie di cuore per il tempo  e l’attenzione che vorrà concedermi.”

 

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