Il piano di “svendita” della Fondazione Maugeri, con successivo spacchettamento delle sedi e conseguenti esuberi, continua con una forte accelerata annunciata tramite la stampa: “Stiamo parlando con tutti – fanno sapere da Maugeri – anche i gruppi stranieri hanno dimostrato interesse alle nostre attività”.
I potenziali compratori, sempre da agenzie di stampa, sarebbero il gruppo Kos di De Benedetti, il gruppo San Donato, già presente a Pavia con la Clinica Città di Pavia, nonché l’Humanitas.
La Consigliera regionale M5S Iolanda Nanni, impegnata in prima linea sul caso Maugeri da luglio 2014, a riguardo dichiara: “E’ da Luglio che denunciamo la manovra speculativa in atto. Perché sia ben chiaro: i potenziali compratori di FSM non sono dei benefattori disinteressati che calano dal cielo per salvare la Fondazione; sono piuttosto degli “squali” della speculazione ansiosi di divorare a scopo di lucro un’eccellenza della sanità. Il piano del neo-Presidente Brugger prevede infatti il conferimento dell’intero comparto sanitario, attualmente gestito senza scopo di lucro dalla Fondazione onlus, a una costituenda società che opererà a fini di profitto; per non parlare del conferimento della quasi totalità delle proprietà immobiliari a un Fondo immobiliare-finanziario, che comporterà per FSM un esborso in affitti pari a oltre 19 milioni di euro annui che andranno sottratti ai servizi di cura e assistenza. Già solo questo dovrebbe far comprendere che qui non si tratta di un piano di risanamento, ma di una vera e propria speculazione finanziaria.”
“In questi giorni – continua Nanni – abbiamo letto sulla stampa articoli che volevano essere “rassicuranti” in cui i vertici FSM affermano che la Fondazione rimarrà il socio di maggioranza nella costituenda società: sono promesse da marinai, perché tutti sappiamo che una volta costituita una società per azioni a scopo di lucro i pacchetti azionari possono essere venduti dall’oggi al domani con un semplice click. Ci sono di fatto due profili inquietanti in questa speculazione: da un lato, l’asservimento dei servizi sanitari di FSM a scopi di lucro, dall’altro il rischio molto concreto della svendita del comparto sanitario a “squali” esterni. Una storia peraltro già vista molte volte in Italia, di cui la vicenda FSM non costituisce altro che una triste riedizione: basti ricordare i casi di centri sanitari spacchettati, svenduti, con lavoratori assunti da cooperative con contratti precari, condizioni di lavoro degradanti e conseguenti scandali della sanità.”
“Tale quadro – prosegue la Consigliera Regionale Nanni – è reso ancor più allarmante dal fatto che, subito dopo la firma dell’accordo sindacale sul taglio del costo del lavoro, alcuni reparti, in particolare di chirurgie e specialistiche di FSM, hanno visto un repentino e inspiegabile crollo del flusso di pazienti, segnalatomi da diversi centri FSM: tale fenomeno è statisticamente inspiegabile, ma lascia presagire strani movimenti preparatori ad eventuali chiusure di reparti e ai relativi esuberi all’interno dell’operazione di svendita, spacchettamento e “ristrutturazione aziendale” di FSM.”
“Come Consigliera di Regione Lombardia – continua Nanni – ho attivato tutti i canali istituzionali possibili tramite interrogazioni in Regione Lombardia, Piemonte, in Senato e con la visita ufficiale in Maugeri da parte del VicePresidente della Camera Deputati Luigi Di Maio per portare l’attenzione delle Istituzioni sulla vicenda FSM: è da luglio 2014 che denunciamo pubblicamente i rischi di questa manovra speculativa, ma fino ad oggi le risposte istituzionali sono state carenti se non addirittura omissive ed omertose, segno evidente di collusioni con le lobby economiche e di potere interessate a questa succulenta Fondazione.”
“E’ ora che le Istituzioni, sia regionali che nazionali, – conclude Nanni – si assumano le proprie responsabilità e intervengano per garantire che gli eccellenti servizi sanitari erogati da FSM continuino a essere governati da un’architettura no-profit, e non lucrativa/speculativa: non si devono fare profitti a discapito dei lavoratori che rischiano una seria compressione dei loro diritti, così come i cittadini rischiano di veder compromessa la qualità del servizio sanitario. La politica di Governo è ancora in tempo per difendere lavoratori e pazienti della Fondazione Maugeri dagli squali speculatori in arrivo: il silenzio è un segnale sconcertante. Noi chiediamo un autorevole intervento del Ministero della Sanità, il cui sottosegretario non più tardi del 12 dicembre scorso venne a Pavia per dichiarare una tempestiva attivazione sul caso con relativi accertamenti e controlli sulla vicenda, attivazione che ad oggi non si è mai concretizzata”.