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Il testamento di Pedemontana è già scritto, Maroni lo firmi

Pedemontana-Cantone“Pedemontana è tenuta in vita solo da dichiarazioni politiche artificiali. Maroni abbia il coraggio finalmente di dire quello che tutti sanno e nessuno dice e cioè che quell’autostrada versa in condizioni finanziarie drammatiche e non vedrà mai il proseguimento oltre la tratta B1. Ed è un bene: pensata oltre 40 anni fa e nata vecchia, oggi Pedemontana rappresenta l’ennesima grande opera inutile del nostro Paese:  è la risposta sbagliata ad una reale esigenza di mobilità che non può essere soddisfatta con un supercollegamento autostradale.”, così Gianmarco Corbetta, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle della Lombardia.

Per Corbetta, “i problemi di Pedemontana sono essenzialmente due. Da una parte non c’è un euro per finanziare il proseguimento dell’opera ed è chiaro che in assenza di sostenibilità finanziaria si fermerà alla tratta B1. Dall’altra, il fatto che la relazione di Cantone sia stata trasmessa alla Procura, il che potrebbe aprire degli scenari interessanti. Se la magistratura accende i fari su Pedemontana capiremo presto se il malaffare che circonda tutte le grandi opere in Italia, dalla TAV al Mose per arrivare a Expo, ha contagiato anche Pedemontana. Sono molto curioso di vedere gli sviluppi…”.

D’alto canto non è la prima volta che Pedemontana finisce nei guai. Il Tar si è già pronunciato dichiarando illegittima l’assegnazione dell’appalto da 2,3 miliardi di euro per la realizzazione delle tratte B1, B2, C e D ad una impresa – Strabag – che ha presentato un progetto che apporta modifiche strutturali all’opera tali da far emergere «un rischio di cedimenti di carreggiata» e condannando Pedemontana a risarcire alla seconda classifica 22 milioni di euro. Senza contare l’esposto-denuncia di Legambiente in merito al mancato adempimento delle prescrizioni del Cipe relative alla Tratta B1”.

“Per parte nostra, dopo che ci è stata bocciata la richiesta di fermare l’opera lo scorso anno, non molliamo la presa: in Regione abbiamo sollevato il grave problema delle compensazioni ambientali che non sono state effettuate e al Parlamento Europeo, tramite la nostra Eurodeputata Eleonora Evi, abbiamo depositato una interrogazione sull’illegittimità della defiscalizzazione dell’opera che potrebbe configurarsi come un illecito aiuto di Stato.

Insomma c’è abbastanza materiale per l’ennesimo caso da manuale di sperpero di denaro pubblico, speculazione e scempio dell’ambiente. Il testamento di Pedemontana è ormai scritto. A Maroni non resta che firmarlo, volente o nolente”, conclude Corbetta.

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