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Defibrillatori e Expo: Milano è a cuore scoperto


Dal punto di vista sanitario Milano è pronta per accogliere i 20 milioni di visitatori che Expo dovrebbe portare? Per quanto riguarda la copertura di defibrillatori automatici sul territorio cittadino sicuramente no.

La città di Milano, che conta 1,3 milioni di abitanti, avrebbe bisogno infatti, in situazione normale, di 200 defibrillatori, e di almeno 50 unità in più solo per il periodo di Expo. Queste stime derivano da un adattamento, per il capoluogo lombardo, di uno studio presentato al congresso della Società Europea di Cardiologia a Barcellona e condotto dai ricercatori della Paris Descartes University sulla città di Parigi, secondo cui, per i 2,2 milioni di abitanti della città, servirebbero 350 defibrillatori.

Per questo, dopo la segnalazione di un gruppo di cittadini, abbiamo fatto una richiesta di accesso agli atti presso l’assessorato alla Sanità della Lombardia per capire quanti defibrillatori sono distribuiti in Lombardia, nella città di Milano e, soprattutto, quanti ne sono stati previsti in più per Expo 2015.

La risposta desta parecchie preoccupazioni. Perché se è vero che in ottica Expo la giunta ha incrementato il numero dei defibrillatori automatici di 30 unità da dislocare all’interno del sito espositivo, il numero di quelli sparsi nei luoghi più frequentati della città è decisamente inferiore al reale bisogno della cittadinanza, solo 130 rispetto ai 200 necessari. In sostanza Milano avrebbe un deficit di 70 unità, a regime ordinario, cioè senza contare l’afflusso straordinario di turisti previsto per semestre di Expo. Risulta in pubblicazione un bando per l’assegnazione di altri 100 defibrillatori a istituzioni pubbliche, ma questi nuovi dispositivi saranno distribuiti in tutta la Lombardia, quindi ben difficilmente la quota che spetterà a Milano potrà colmare il gap. Peraltro tutta le rete della metropolitana risulta sprovvista di defibrillatori!

E’ inquietante come le istituzioni abbiano sottovalutato un aspetto così importante per la salute dei cittadini lombardi e per i turisti. Infatti la prevenzione in questi casi è tutto. I defibrillatori, che con lo sviluppo tecnologico sono diventati così “intelligenti” da attivarsi solo in caso di arresto cardiaco sono in grado di ridurre notevolmente la mortalità da infarto nei luoghi pubblici.

Milano e l’Italia per questo Expo si sono presentati al mondo con un pessimo biglietto da visita: ritardi nella realizzazione delle opere, corruzione, consumo di suolo.  Cerchiamo almeno di prenderci cura delle centinaia di migliaia di persone che ogni giorno saranno nella nostra città.

All’inizio della manifestazione manca meno di un mese. Si sta lavorando contro il tempo per finire grandi opere che sicuramente non verranno terminate in tempo. Si faccia il possibile per questo “piccolo” ma fondamentale intervento, quantomeno per avere il maggior numero di defibrillatori nelle stazioni della metropolitana, i luoghi più critici e quindi più a rischio. Per tutti questi motivi chiediamo alle istituzioni competenti di fare una scelta… di cuore!

Gianmarco Corbetta – Consigliere Regionale M5S Lombardia

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