La prima cosa che balza all’occhio del bilancio preventivo 2015 del comune di Varese sono i minori trasferimenti in arrivo dallo Stato Centrale, stimati nella cifra di 900000 euro per quest’anno, a fronte dei circa 20mln di euro del 2011, anno in cui M5S è entrato in consiglio.
La prima domanda che si pone l’uomo delle strada è quale sia la causa di questa drastica diminuzione, la seconda è dove finiscano tutti i soldi delle tasse che paghiamo.
Forse la causa sono i famosi 80 euro elargiti dall’attuale governo? Forse, ma solo in parte, dato che da quest’anno, per coprire questa spesa, è stata introdotta l’ IMU anche sui terreni agricoli, che, come detto, a Varese peserà per la cifra di 16000 euro, fortunatamente lontana dalla stima ottimistica di 123000 euro prevista da Roma.
Per fare ciò è stata cambiata anche la geografia del comune di Varese, che passa da montano (esente dall’ IMU agricola) a parzialmente montano (non esente, è proprio il caso di dire che la fantasia del legislatore è senza confini).
A questo punto la Giunta varesina si è trovata nella condizione di dover reperire le risorse per mandare avanti le attività e sostenere gli investimenti, con la prospettiva, ad un anno dalle elezioni, di non avere i mezzi a disposizione per realizzare nulla (o quasi) di quanto promesso, come avvenuto negli anni precedenti.
Di fronte alla prospettiva di un 2016 in cui il centro¬sinistra salirà al potere, M5S permettendo, per recuperare consensi tra i varesini questa maggioranza ha cercato di mettere in cantiere tutto quanto non è stato fatto negli anni precedenti (parecchie cose).
Tra il dire e il fare c’è di mezzo l’attuale scarsità di risorse: considerando i 20mln di euro in arrivo dalla regione Lombardia vincolati però al Masterplan Pzza Repubblica, la maggioranza ha deciso di alienare il 45% (6.7mln di euro) delle azioni A2A ora in suo possesso, con la prospettiva di vendere il resto nel 2016, una decisione che come M5S non condividiamo principalmente per due ragioni.
La prima è che queste azioni valgono oggi circa 1 euro, a fronte dei 2,5 euro dei tempi dell’acquisizione di A2A della municipalizzata ASPEM, più del 60% in meno: non credo che nessun lettore venderebbe in queste condizioni, considerando anche il fatto che il itolo è in lento ma costante recupero nell’ ultimo periodo.
Il secondo è che verrebbero circa dimezzati gli introiti che il comune di Varese riceve ogni anno da A2A come azionista, una cifra che per il 2014 è stata di circa 700000euro, non certo bruscolini: è facile comprendere come sul medio¬lungo periodo questa vendita non sarà un grande affare per il comune di Varese.
Fa sorridere, inoltre, il cambio di atteggiamento della maggioranza: fino al 2014 le azioni A2A erano per tutti un tesoretto da mantenere il più possibile per mettersi al riparo in questi tempi non facili, da utilizzare al massimo a fine anno per far quadrare il consuntivo.
Ora queste azioni devono essere vendute assolutamente, sono a rischio ulteriori perdite (a sentire i discorsi dei rappresentanti della LN ci si chiede come mai non si vendano tutte e subito e come mai non sia stato fatto prima, con il valore delle azioni più elevato).
Per carità, i ricavati della vendita saranno utilizzati da questa amministrazione per rifacimento strade e manutenzione scuole, opere sicuramente necessarie: avremmo preferito un investimento più mirato verso opere che generano risparmio, ad esempio la riqualificazione energetica degli edifici e nuovi impianti d’illuminazione stradale (per rendere l’idea dei possibili risparmi, la sostituzione delle attuali lampade con lampade a LED negli impianti semaforici, finalmente in cantiere, genererà un risparmio annuo di 25000 euro a fronte di un investimento di 150000 euro circa).
Il piano di alienazioni immobiliari (per finanziare opere) ci lascia invece quantomeno perplessi: come ogni anno sono previste alienazioni per mln di euro, previsioni che a fine anno di scontrano con l’amara realtà di un misero consuntivo; speriamo che quest’anno i nuovi mezzi promessi dalla maggioranza per vendere gli immobili saranno più efficaci che negli anni passati, vedremo a cansuntivo.
Ci fa piacere che sia stato accolto il nostro OdG per formare una struttura, con risorse interne al comune, per reperire i fondi europei di cui tanto si parla ma che a Varese negli ultimi anni nessuno ha visto.
Il piano delle opere stato definito “molto ambizioso” dalla Maggioranza stessa, ed è dominato dal progetto di piazza Repubblica e dai parcheggi: speriamo che quelli di villa Agusta e Prima Cappella siano presto stralciati, destinando le relative risorse ad altri progetti magari più importanti.
Rimane anche il progetto di villa Mylius, in unione con la fondazione Cariplo e quella Marchesi.
Relativamente a piazza Repubblica, ci fa piacere sia stato approvato a larghissima maggioranza (29 voti favorevoli su 31) l’ OdG presentato da NCD che prevede, dopo l’eliminazione dei gradoni lato centro commerciale, la destinazione di piazza Repubblica ad un ruolo mercatale (anche per il mercato ora in piazzale Kennedy).
Nel 2014 M5S aveva presentato una mozione analoga che prevedeva gli stessi interventi, bocciata a larghissima maggioranza.
Ma il 2015 sembra sarà l’anno delle grandi sorprese…