Il M5S Lombardia ha presentato un’interrogazione (scarica qui) all’Assessore Regionale alla Casa per fare chiarezza sull’aumento ingiustificato delle tariffe per il teleriscaldamento a carico dell’utenza ALER di Rozzano.
Iolanda Nanni, consigliere regionale M5S, dichiara: “A partire da marzo 2015, l’utenza delle case popolari di Rozzano si è vista recapitare da ALER Milano bollette del teleriscaldamento con aumenti del tutto spropositati. Si è passati, in breve tempo, da una tariffa di €/mq 12 ad una pari a ben €/mq 22 (con un aumento di circa +83,3%!!!). Grazie al lavoro attento del M5S Rozzano, che ha provveduto ad esaminare la questione e le fatture della società AMA (attuale gestore del calore nel Quartiere ALER di Rozzano), sembrerebbe che AMA fatturasse ad ALER Milano sia il riscaldamento del quartiere, sia quello di tutti gli spazi pubblici comunali, facendo ricadere sugli inquilini ALER tutte le relative spese. Appare inoltre che la ristrutturazione della rete di teleriscaldamento sia stata fatta ricadere e pagare agli inquilini ALER, mentre i costi di manutenzione straordinaria, come stabilito dalla stessa convenzione stipulata fra AMA ed ALER, sarebbero in realtà interamente a carico di ALER.
“A seguito delle proteste degli inquilini delle case ALER di Rozzano – continua Nanni – il 9 aprile 2015 è stata convocata un’assemblea pubblica per discutere questi continui “sbalzi” nel calcolo delle tariffe. Il fatto a Rozzano non rappresenta una novità perchè già a gennaio 2014 c’era stato un tentativo, da parte di ALER di aumentare le tariffe a €/mq 19, per poi essere ridotte a €/mq 18 dopo un’ennesima protesta dell’utenza.”
“Anche in questo caso – conclude la consigliera regionale Nanni – dopo l’aumento ingiustificato delle tariffe 2015 a €/mq 22, il Comune di Rozzano, pochi giorni fa, informava di aver raggiunto un accordo con ALER in base al quale le tariffe sarebbero state ridotte da €/mq 22 a €/mq 19. Assistiamo quindi a un devastante effetto “montagne russe” che crea preoccupazione e forte incertezza nell’utenza e di cui non sono chiare le ragioni. Proprio per questo abbiamo presentato un’interrogazione in cui chiediamo all’Assessore Regionale alla Casa di avere un prospetto dettagliato della effettiva ripartizione dei costi, non evincibile dalle fatture AMA, nonché i dati specifici sulle modalità di calcolo delle tariffe. Abbiamo infine chiesto all’Assessore Sala se non ritenga opportuno invitare ALER a rivedere la Convenzione con AMA al fine di eliminare ogni ambiguità per il futuro”