La Direzione generale ambiente, energia e sviluppo sostenibile di Regione Lombardia ha dato parere favorevole nella procedura AIA (Autorizzazione integrata ambientale) al progetto di discarica di amianto presso il Comune di Ferrera Erbognone, con decreto emanato il 27 Aprile 2015; ciò è avvenuto nonostante la ferma opposizione del territorio, dei comitati e dei Sindaci legittimamente preoccupati per la salute e l’ambiente. Tale autorizzazione inoltre arriva poche settimane dopo che il Consiglio regionale aveva impegnato la Giunta con una mozione votata all’unanimità ad applicare i criteri del piano regionale rifiuti 2014 anche agli iter autorizzativi già avviati, secondo un principio di precauzione presente nell’ordinamento italiano e comunitario ribadito recentemente anche da una sentenza del Consiglio di Stato.
La consigliera regionale M5S Iolanda Nanni dichiara: “Il decreto autorizzativo di Regione Lombardia rappresenta politicamente la prevaricazione dell’esplicita volontà del Consiglio regionale che all’unanimità aveva impegnato la Giunta ad applicare criteri più stringenti e più tutelanti la salute e l’ambiente nelle valutazioni dei progetti di discarica di amianto. Stupisce anche la fretta con cui le dirigenze hanno proceduto a tambur battente a rilasciare l’approvazione pur in presenza di una sentenza del Consiglio di Stato che imporrebbe maggiore cautela, come peraltro vuole anche il territorio che da anni invoca una pianificazione organica corredata da appositi studi scientifici circa le meno invasive modalità di smaltimento anche temporaneo dell’amianto. Invece, nel caso di Ferrera, Regione ha ignorato tutto, ha ignorato e prevaricato la volontà dei Sindaci, delle Associazioni, del Consiglio regionale, ha addirittura sostanzialmente ignorato una sentenza del Consiglio di Stato, e in fretta e furia ha autorizzato una discarica di amianto che desta allarme e preoccupazione nella cittadinanza. Peraltro è da notare che il progetto di discarica di amianto di Ferrera insiste su un terreno limitrofo alla Raffineria ENI che è un impianto a rischio di incidente rilevante.”
“Questo – continua la consigliera regionale Nanni – non è un caso isolato: dopo aver autorizzato il triplicamento dell’inceneritore di Corteolona e la VIA (prima autorizzazione) al progetto di discarica di cemento amianto a Ferrera Erbognone, l’Assesore all’Ambiente Terzi (in quota Lega Nord), pur essendosi dichiarata “a parole” contraria, ha consentito che si proseguisse sulla stessa linea con questi progetti gravemente devastanti per il territorio pavese.
Già a marzo 2014, la Terzi mostrò scarsa autorevolezza nel dichiarare: “Ho appreso solo dai giornali che il funzionario competente di Regione Lombardia ha firmato il 17 marzo scorso il decreto di compatibilità ambientale per la discarica di Ferrera Erbognone, nel Pavese”. Come M5S già in quell’occasione denunciammo l’irresponsabilità politica dello scarica-barile nei confronti dei dirigenti, i quali – checché ne dica l’Assessore Terzi – rispondono all’Assessorato, prima di prendere una decisione così importante. Visti i precedenti, supponiamo che anche questa volta la LEGA si difenderà con lo scarica-barile sui dirigenti regionali, dato che durante le relative audizioni tutte le forze politiche, a parole, si sono detti contrari alla discarica di Ferrera.”
“Peccato – conclude Nanni – che la cruda realtà dei fatti smentisca regolarmente le dichiarazioni di principio e i proclami di intenti, e oggi ci troviamo con un progetto in fase finale di approvazione contro la quale, a questo punto, rimangono gli strumenti del ricorso al TAR e all’Unione Europea, azionabile dai Sindaci. Purtroppo questa vicenda dimostra ancora una volta l’irresponsabilità della maggioranza che governa la Regione, che costantemente smentisce, con atti che vanno in direzione opposta e contraria alla volontà dei territori, le buone intenzioni proclamate a parole. Errare è umano, ma perseverare è diabolico”.