Apprendiamo dalla Gazzetta di Mantova che Diana Bracco, presidente di Expo 2015 Spa e presidente del consiglio d’amministrazione della Bracco spa, verrà premiata a Mantova il giorno 18 giugno 2015 nientepopodimeno che dagli Henokiens, associazione di imprese che si ispira al personaggio biblico Enok.
Ora crediamo che i cittadini mantovani più che ai patriarchi, debbano ispirarsi a Giobbe per la pazienza che portano. Infatti la suddetta Diana Bracco risulta da notizie di stampa di fine maggio 2015 indagata, in quanto presidente del consiglio d’amministrazione della Bracco spa. L’indagine è stata chiusa ed è stato effettuato un sequestro da circa 1 milione di euro. L’ipotesi è che fatture false siano servite in relazione a lavori su case private e barche.
Come si legge in un comunicato del procuratore della Repubblica Edmondo Bruti Liberati, nell’ambito dell’inchiesta condotta dal Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di finanza e coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Greco e dal pm Giordano Baggio, “è stato notificato avviso di conclusione delle indagini” a carico di Diana Bracco, di Pietro Mascherpa, presidente del Cda di Bracco Real Estate srl, e di due architetti dello studio Archilabo in Monza, Marco Pollastri e Simona Calcinaghi. In particolare Bracco e Mascherpa sono accusati di evasione fiscale attraverso l’emissione di fatture false e di appropriazione indebita.
Dalle indagini “è emerso che fatture” per oltre 3 milioni di euro, confluite nella contabilità e nelle dichiarazioni fiscali “presentate dalle società del gruppo Bracco per i periodi di imposta dal 2008 al 2013″, erano riferite “all’esecuzione di forniture o di prestazioni rese presso locali in uso alle medesime società ma effettivamente realizzate presso immobili e natanti di proprietà, ovvero nella disponibilità” di Diana Bracco e del marito defunto Roberto De Silva.
Lo scorso 5 marzo, si legge ancora nel comunicato, la Guardia di finanza ha eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip Roberta Nunnari nei confronti di Diana Bracco per 1 milione e 42 mila euro “corrispondente all’importo totale dell’imposta complessivamente evasa per effetto dell’utilizzo delle predette fatture”. Nella nota si legge infine che lo scorso 21 maggio “sono stati depositati” in Procura da parte delle Fiamme gialle “i verbali di constatazione delle correlate violazioni di carattere amministrativo”.
Non è la prima volta che Bracco ha problemi con il fisco. A fine maggio 2010 era stata denunciata dalla Guardia di Finanza di Genova per lo yacht ”If Only”, un 40 metri costruito nei cantieri olandesi Feadship e intestato alla Ceber, società di Milano che ha come ragione sociale il noleggio di unità da diporto. Le quote erano della signora Diana Bracco e della Dolfin srl, interamente detenuta dalla presidente del gruppo farmaceutico. Secondo la finanza, il panfilo, registrato a Sanremo e ormeggiato ad Antibes in Costa Azzurra, sarebbe stato usato privatamente dai Bracco. Il 9 aprile 2010 invece era andata a processo con l’accusa di evasione fiscale assieme a un manager della Bracco Imaging spa, in relazione ad alcune fatture per operazioni in tutto o in parte inesistenti indicate in dichiarazioni dei redditi della società.
Per cui riteniamo che sarebbe utile posticipare il ballottaggio per Mantova (o ammanettaggio visto che concorrono due personaggi che non hanno preso le distanze dai fatti di “mafia capitale” e i cui rispettivi gruppi politici hanno attinto denaro da quel sistema) e lasciare che a premiare la Bracco sia l’attuale sindaco Nicola Sodano, che di indagini se ne intende.
Alberto Zolezzi – M5S Camera
Silvana Carcano – M5S Regione Lombardia
Andrea Fiasconaro – M5S Regione Lombardia