Diritti e pari opportunità Paola Macchi

Approvata all’unanimità mozione urgente M5S a favore di studenti disabili sensoriali

A conclusione dei lavori del Consiglio regionale lombardo di ieri (9 giugno 2015) è stata approvata all’unanimità una mozione urgente proposta dal Movimento 5 stelle che sollecita la giunta ad occuparsi di un problema che potrebbe presentarsi per 4650 studenti lombardi disabili all’apertura del nuovo anno scolastico.

Paola Macchi, prima firmataria della mozione spiega: “Ci siamo fatti portavoce di un appello lanciato da alcune associazioni su un problema molto grave creato da una non chiara attribuzione di funzioni da parte della legge Del Rio. In questo periodo dell’anno infatti le famiglie degli studenti disabili si sono sempre recate nei comuni di residenza per presentare le domande di attivazione del servizio di assistenza alla comunicazione per alunni disabili di ogni ordine scolastico e di assistenza educativa e trasporto per gli alunni con disabilità sensoriali delle scuole superiori. Quest’anno però hanno avuto un’amara sorpresa: la legge Del Rio non assegna in modo chiaro questa competenza, definita “ non fondamentale” ad alcun ente”.

“Stiamo assistendo – continua Macchi – ad uno scarico reciproco di responsabilità e i comuni non ricevono le domande. Da questo punto di vista è eclatante il caso di Milano che ha mandato una lettera ai genitori per dire che la competenza ora è della Città Metropolitana, seguita però da un’altra lettera della Città Metropolitana che afferma che nessuno ha attribuito loro questa competenza. La regione dal canto suo , dopo essersi incontrata con Anci e Upl ha inviato una lettera al Ministero perché faccia chiarezza”.

“La nostra mozione interviene a rafforzare la richiesta della Regione al Ministro perché si impegni in prima persona a risolvere il più velocemente possibile la questione, varando anche un provvedimento per garantire il servizio almeno fino alla fine del 2015. Crediamo che sia un preciso dovere degli amministratori pubblici fare in modo di evitare che a fare le spese di una norma approssimativa siano studenti e famiglie che già devono affrontare i disagi quotidiani che comporta la disabilità assicurando loro il diritto di poter frequentare la scuola come qualsiasi altro ragazzo”, conclude Macchi.

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