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Le bonifiche di Expo non sono a carico dei cittadini: M5S scrive lettera aperta a Maroni

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A quanto ammontano i costi per le bonifiche Expo? Per circa 8 mesi abbiamo chiesto documenti tramite accesso agli atti,  studiato tutte le carte ricevute, abbiamo fatto audizioni e interrogazioni, lottato contro il muro di gomma delle istituzioni ma alla fine lo abbiamo scoperto, con il fondamentale supporto degli attivisti: sono oltre 25 milioni di euro!

6 milioni di euro stimati da MM (non tutti trattenuti negli atti di compravendita), ulteriori 18 milioni di euro circa di costi aggiuntivi emersi durante i lavori di cantiere e provati da numerosi atti ufficiali, come gli atti di sottomissione di CMC e Mantovani, società vincitrici rispettivamente degli appalti “rimozione delle interferenze” e “realizzazione piastra” e icosti di bonifica, di cui attendiamo ancora una quantificazione,  che saranno necessari alla fine dell’evento espositivo per rendere  parte di quei terreni a destinazione d’uso residenziale e verde.

La nostra denuncia finora è stata ignorata, per questo chiediamo direttamente l’intervento del presidente Maroni, in qualità di socio di Expo e di primo cittadino della regione, perchéquesta spesa non ricada sui lombardi bensì su privati ed ex proprietari di quei terreni!

 Gent.mo Presidente Maroni, il M5S Lombardo si rivolge a Lei in qualità di socio al 20% di Expo 2015 che, attraverso un rappresentante, siede nel Consiglio d’Amministrazione della società stessa. 

La nostra richiesta, mediante questa lettera aperta, ha come obiettivo la salvaguardia degli interessi economici dei cittadini lombardi. Più volte abbiamo fatto presente che i terreni su cui sorge l’esposizione universale hanno subìto e subiranno attività di bonifiche ambientali con costi che si aggirano, almeno!, intorno ai 25 milioni (come da valutazioni e stime da noi effettuate, peraltro confermate dalla stessa società EXPO). A questi costi devono essere aggiunti quelli da stimare per far tornare i terreni a destinazione d’uso residenziale e verde, per consentire ai proponenti di progetti sul futuro di quell’area di immaginare attività non solo industriali o temporanee.

Come sa, in base al principio “chi inquina paga”, Expo deve rendicontare con precisione i costi di bonifica ambientale, deve sottoporli ad Arexpo (la società proprietaria dei terreni) affinché quest’ultima si rivalga sui proprietari originari (tra cui Cabassi e Fondazione Fiera, socia di Arexpo).

Il nostro timore è che nell’inattività di tutti gli enti coinvolti siano sempre i contribuenti a pagare per le bonifiche mentre invece, a nostro avviso, quei soldi devono essere chiesti ai proprietari iniziali. 

Le chiediamo cortesemente di indicarci tempi e modalità con le quali porterà in Consiglio d’amministrazione di Expo 2015 il tema bonifiche ambientali.

Certi di un Suo positivo riscontro, La ringraziamo e La salutiamo.

 Il Gruppo Consiliare MoVimento 5 Stelle Lombardia

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