“Più 400% di tumori al colon retto, più 180% di tumori al polmone, più 190% di ipertensione, più 90% di malattie ischemiche del cuore, più 50% di bronco pneuropatologie cronico ostruttive. Sono i dati un uno studio realizzato da Arpa Piemonte sulle popolazioni residenti vicino all’inceneritore di Vercelli, un inceneritore simile a molti di quelli che abbiamo noi in Lombardia (Desio, Busto Arsizio, Cremona…). Questi sono i motivi per cui abbiamo insistito per la dismissione progressiva di parte del parco inceneritori presente in Lombardia, tramite una risoluzione definitivamente approvata dal Consiglio Regionale a novembre 2013, a fronte anche della situazione di sovra capacità degli impianti rispetto alle esigenze della Regione.
Poi però è arrivato lo Sblocca Italia che ci ha tagliato letteralmente le gambe, prevedendo una Rete Nazionale di Inceneritori che impone che in Lombardia arrivino i rifiuti di tutta Italia, creando così un danno non solo sanitario e ambientale ma anche economico ai cittadini lombardi (dato che i prezzi di smaltimento nella nostra regione si stanno già alzando). Questa è la super porcata di Renzi e del Ministro Galletti, che forse sarebbe meglio chiamare ministro delle lobby dell’incenerimento. E noi dobbiamo reagire, reagire in maniera forte contro questa prevaricazione delle competenze regionali, che includono quella della programmazione della gestione dei rifiuti, e che il governo Renzi ci sta scippando sotto mano. Ora è il momento di iniziare a fare azioni concrete, vogliamo vedere i fatti. Vogliamo sapere quando arriverà il piano di decommissionig, che era previsto per fine luglio e ancora non è arrivato, e qual è la linea di regione Lombardia su questo tema. Sarà una linea dura o la giunta intende subire passivamente le decisioni di Renzi?”
Come ci ha risposto la giunta? Per l’Assessore Terzi la Riunione tecnica della Conferenza Stato-Regioni del 9 settembre sarà il luogo di dibattito su questo tema. La Lombardia continua a essere fortemente contraria alle politiche di incenerimento indiscriminato di rifiuti di Renzi e ha portato la questione fino alla Corte Costituzionale. Quanto alle linee guida si vedrà di stringere i tempi.
Non ci basta. La Regione può già intervenire contro l’impostazione del Governo non rinnovando le autorizzazioni ambientali agli impianti o alzando le soglie degli inquinanti consentiti nelle emissioni tanto da rendere diseconomico il proseguimento dell’attività degli impianti! Vorremmo più coerenza da parte dell’assessorato all’ambiente che evidentemente subisce le scelte di Roma senza intervenire con la dovuta fermezza. Se l’Assessore Terzi è realmente favorevole alla chiusura degli inceneritori lo dimostri in modo più concreto e non solo a parole.
Gianmarco Corbetta – Portavoce del M5S Lombardia