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Impianto di pirolisi: il M5S smaschera l’ignobile teatrino fra Provincia di Pavia e Regione: un capolavoro di incapacità e ipocrisia!

pirolisi-retorbido

Negli ultimi giorni i cittadini dell’Oltrepò hanno assistito, sulla stampa, a una girandola di accuse e scaricabarile reciproci fra Provincia di Pavia e Regione, in particolare a riguardo della variante del PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale). La Consigliera regionale M5S Iolanda Nanni dichiara: “Innanzitutto, è opportuno fare una doverosa premessa per riportare l’attenzione dei cittadini, dal teatrino mediatico orchestrato ad arte fra Provincia di Pavia e Regione Lombardia, al vero punto ostativo che riguarda questo progetto di inceneritore: e cioè, la pirolisi. Il battibecco sui giornali fra Regione e Provincia ignora questo punto che sarebbe sufficiente di per sé a rigettare l’intero progetto, come accaduto a Casalino, in Provincia di Novara, dove un progetto analogo è stato rigettato – senza se e senza ma – sulla base della non conformità della tecnologia di pirolisi all’ordinamento nazionale in tema di tutela della salute e dell’ambiente…

“La Provincia di Novara, a differenza di quella di Pavia, non ha arzigogolato su PTCP o RER (Rete Ecologica Regionale), basterebbe infatti il richiamo alla normativa nazionale: un vincolo macroscopico che pare sfuggire ai nostri governanti.

“Entrando nel merito del “battibecco” fra Presidente della Provincia e Assessore Regionale all’ambiente in merito alla variante al PTCP – che noi del M5S abbiamo esaminato – abbiamo verificato (carta canta!) un effettivo ed allarmante stralcio, operato dalla Provincia di Pavia, di tutti i criteri ostativi a nuovi impianti di smaltimento rifiuti del PTCP.

“Sul punto in questione – osserva Nanni – è necessaria una premessa: quando, a fine 2014, la Provincia di Pavia ha rinnovato l’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) all’ex impianto ormai dismesso Laterlite s.p.a., erano con tutta probabilità già in corso contatti informali per la presentazione del progetto di pirolisi a Retorbido, contatti testimoniati sulla stampa dai soci IET e riguardo ai quali ho chiesto che venga reso pubblico il carteggio. De facto, la Provincia di Pavia ha lanciato un enorme assist alla società IET, concedendo il rinnovo dell’AIA dell’ex Laterlite e quindi mantenendo questo sito “industriale/produttivo”, nonostante – essendo inserito in un corridoio ecologico – ci si attendesse una sua bonifica e rinaturalizzazione.”

“Quando l’iter autorizzativo – prosegue Nanni – del progetto di pirolisi/incenerimento è diventato oggetto della legittima e comprensibile contestazione del Comitato no-pirolisi a Retorbido, con una mobilitazione di massa raramente vista in Oltrepò, solo allora Provincia e Regione si sono “svegliate” impaurite dalla prospettiva di perdere decine di migliaia di voti. Ma a tutt’oggi né l’una, né l’altra hanno fermamente dichiarato la cosa più semplice e più banale da farsi: l’impianto va rigettato in quanto non conforme all’ordinamento nazionale di tutela della salute e dell’ambiente.”

“Già e proprio qui entra in gioco la parolina magica, che ho più volte espresso agli incontri pubblici: la VOLONTA’ POLITICA di rigettare tout court il progetto. E questo sulla scorta e sull’esempio di quanto già avvenuto a Casalino. Un precedente che pare essere assolutamente dimenticato sia dalla Regione che dalla Provincia di Pavia, sicuramente non oggetto del “teatrino in corso”.

“E’ un fatto, comprovabile dai documenti che noi abbiamo esaminato, che la Provincia di Pavia abbia STRALCIATO E CANCELLATO dal PTCP tutti i vincoli alla realizzazione di nuovi impianti di trattamento rifiuti! Allora qualcuno sta ciurlando nel manico: per dovere di trasparenza, come gruppo M5S Lombardia pubblichiamo la variante del PTCP che documenta inequivocabilmente la cancellazione dei vincoli a nuovi impianti rifiuti. La Provincia non solo ha cancellato il vincolo ostativo a nuovi impianti di rifiuti all’interno della Rete Ecologica Regionale, che interessa direttamente Retorbido, ma ha anche cancellato il vincolo ostativo a nuovi impianti con emissioni inquinanti all’interno della Rete Ecologica Regionale, ed ancora, ha cancellato il principio di autosufficienza provinciale sulla cui base valutare i nuovi impianti di rifiuti, principio che sarebbe stato fondamentale sia per il progetto di pirolisi di Retorbido, sia per i progetti di discariche di amianto di Cava Manara e Ferrera: tutti questi progetti prevedono l’importazione da fuori Provincia di rifiuti, altro che autosufficienza provinciale! Sconcertata da questa scelta politica dissennata, pubblico il testo emendato dalla nuova variante contenente i precedenti vincoli del PTCP, cancellati dalla recente decisione della Provincia.”

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PTCP STRALCIA-TUTTO (clicca per ingrandire)

“Questa mossa della Provincia di Pavia, – prosegue Nanni – già gravissima in riferimento a Retorbido e all’Oltrepò, potrebbe produrre un ulteriore danno a tutta la Provincia, indebolendo come già detto l’opposizione alle discariche di amianto progettate a Cava Manara e Ferrera, e inoltre creando di fatto un vuoto o purgatorio amministrativo nel quale la Provincia si trova di conseguenza sprovvista dei criteri localizzativi provinciali per nuovi impianti rifiuti contenuti nel precedente PTCP e rimandati, non si sa quando né come, a un futuro aggiornamento del Programma di governo dei rifiuti provinciale del quale non è nota la data di futura approvazione. Un minimo di serietà avrebbe preteso che lo stralcio dei criteri localizzativi dal PTCP avvenisse in contemporanea con il trasferimento degli stessi nel nuovo Programma di governo provinciale dei rifiuti, invece tale programma ancora non c’è né sappiamo quando mai sarà deliberato! Ci troviamo a livello provinciale in un limbo amministrativo creato da un capolavoro di incapacità e ipocrisia.

“A questo punto rimarchiamo anche l’infondatezza delle parole del Presidente Bosone il quale asserisce che la Regione avrebbe puntato una sorta di pistola virtuale alla tempia alla Provincia di Pavia, imponendole di non poter inserire vincoli all’interno del PTCP. Il Piano Regionale Rifiuti, approvato non oggi, ma nel 2014, da Regione Lombardia definisce la cornice e gli indirizzi entro i quali le Province, per il tramite dei loro strumenti di pianificazione del territorio, come il PTCP, possono rendere detti indirizzi ancor più stringenti proprio apponendo dei vincoli, non VIETA certamente alla Provincia di inserire nel PTCP quei vincoli che sono coerenti con gli indirizzi dettati dal Piano Regionale Rifiuti. Con un PTCP mozzato, oggi si è raggiunto solo il pessimo risultato di rendere il nostro territorio pavese una sorta di terra di nessuno, facile preda di appetiti di speculatori senza scrupoli che possono ora facilmente trovare terreno fertile. La Provincia di Pavia deve pertanto assumersi la paternità e responsabilità politica per questa scelta.”

“Mentre Regione Lombardia tergiversa e gioca al rimpallo con la Provincia di Pavia, come gruppo regionale M5S – conclude Nanni – richiamiamo sia la Provincia sia la Regione alle rispettive responsabilità chiedendo ad entrambe di ottemperare ai seguenti punti:

– La Provincia di Pavia approvi il prima possibile il nuovo Piano provinciale di governo dei rifiuti includendovi i vincoli e criteri localizzativi stralciati dal PTCP.

– Regione Lombardia non assecondi i bizantinismi sul PTCP, e semmai prima di approvarne la variante chieda alla Provincia di re-inserire i vincoli stralciati. Al contempo Regione rigetti il prima possibile il progetto di pirolisi/inceneritore di Retorbido, sulla scorta e sull’esempio della Provincia di Novara in quanto tecnologia incompatibile con l’ordinamento nazionale sulla tutela dell’ambiente e della salute. Se Regione vuole, come di più, potrà anche far valere nel rigetto tutti i criteri ostativi già segnalati a Gennaio 2015 dal M5S riguardanti la Rete ecologica regionale, il PTCP provinciale, la fascia di rispetto concernente l’aeroporto di Rivanazzano.

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