Il M5S Lombardia ha presentato in Aula una mozione (SCARICA QUI) per chiedere un impegno della Giunta a porre in essere tutte le azioni e iniziative necessarie affinché sia garantita la trasparenza di TRENORD, FerrovieNord e della holding FNM, nonché il pieno diritto all’accesso agli atti da parte dei Consiglieri Regionali.
La consigliera regionale del M5S Iolanda Nanni, prima firmataria della mozione dichiara: “Da inizio legislatura a oggi, non facciamo che ricevere risposte negative da Trenord, FNM o Ferrovie Nord di fronte alle nostre legittime richieste di accesso agli atti. Ciò, oltre che indice di scarsa trasparenza, è inammissibile perché non ci consente di monitorare e controllare l’operato di enti e società partecipate da Regione Lombardia, direttamente o indirettamente, cosa che rientra fra le nostre funzioni istituzionali. Ci siamo visti costretti a portare in Aula la questione della trasparenza, rivolgendoci al Governatore Maroni e alla Giunta affinché sia preso un impegno nero su bianco che renda concreto e possibile lo svolgimento delle nostre funzioni di controllo su aziende che si occupano di un servizio pubblico essenziale alla popolazione lombarda, come quello dei trasporti, e che ricevono vagonate di milioni di euro da Regione Lombardia”.
“La votazione – continua Nanni – ha visto 21 consiglieri a favore, 14 astenuti e ben 18 contrari e ciò nonostante non è passata! E’ significativo che ben 14 consiglieri della maggioranza, fra cui anche il Presidente della Commissione Trasporti, che spesso per primo si lamenta dei treni, abbiano votato “contro se stessi” cioè in maniera contraria alla trasparenza degli atti di società ai quali essi per primi dovrebbero poter accedere. Significativo il voto contrario dell’Assessore Sorte che predica bene ma razzola male dato che, nonostante i guai continui di TRENORD, non fa nulla per orientare l’indirizzo dell’azienda a una maggiore trasparenza e addirittura ci invita a fare un esposto alla Procura per diniego di accesso agli atti, il che espone al ridicolo, dato che il diniego non è un reato”.
“È evidente che Consiglio Regionale e Giunta non facciano della trasparenza la loro bandiera, ma è anche palese che il loro voto contrario o di astensione va in direzione di una legittimazione attiva delle politiche di FNM, TRENORD e FerrovieNord, senza alcuna preoccupazione di verificare come si spendano milioni di euro pubblici per foraggiare aziende che, come TRENORD, hanno visto recentemente la Guardia di Finanza nei propri uffici per controlli e che fanno viaggiare i pendolari lombardi in condizioni sempre più degradanti” conclude la consigliere regionale.