Dario Violi Expo Legalità e trasparenza Video

#ArrestanoVoi: vicepresidente Mantovani in carcere, Maroni deve andare a casa

Meglio di così la Lombardia non poteva festeggiare la giornata della trasparenza: il vicepresidente Mantovani  e braccio destro di Maroni è stato arrestato per corruzione e turbativa d’asta in ambito sanità ed edilizia scolastica. Indagato anche l’Assessore al bilancio Massimo Garavaglia, braccio destro del governatore.
Stiamo predisponendo  una mozione di sfiducia nei confronti di Maroni che si deve dimettere immediatamente. Ci auguriamo che il Consiglio regionale faccia un atto di orgoglio e che converga sulla nostra richiesta”, così Dario Violi capogruppo del M5S Lombardia. “I lombardi non si meritano questa vergogna, loro sono evidentemente meglio di chi li governa. L’arresto di oggi è la prova provata che tante denunce che abbiamo sollevato negli ultimi anni sono fondate e che Maroni, che tra l’altro dovrà andare a processo per “perturbata libertà nel procedimento di scelta del contraente e induzione indebita” in un’inchiesta legata a Expo, non è mai stato in grado di allontanare le lobby di affaristi e corruttori dalla cassaforte dei lombardi. E’ necessario tornare al voto subito e Maroni e i suoi assessori devono tornarsene a casa a cercarsi un lavoro per la prima volta nella loro vita. Per riportare legalità, pulizia e onestà in regione c’è bisogno di una Lombardia a Cinque Stelle”.

Ieri Matteo Salvini ha dichiarato: “Sono orgoglioso del governo di Regione Lombardia, tutti compresi” dopo un vertice sulle alleanze in vista delle amministrative per la Lombardia.

“Ci fa piacere che Salvini – continua Dario Violi – abbia una piena conoscenza di quello che succede in regione. La sua lucidità e il suo orgoglio  per l’“inquisificio” che è ormai il governo della Lombardia, tra Mantovani, Garavaglia e Maroni, non depone a suo favore. A meno che corruttori e tangentisti siano la sua idea di eccellenza lombarda e buona politica. Stando ai fatti la Roma ladrona si è trasferita anche in Lombardia grazie anche al suo partito che ha fatto man bassa di poltrone nominando politici poi inquisiti a diverso titolo. Salvini ha perso un’ottima occasione per tacere: oggi in Lombardia non c’è nulla di cui essere orgogliosi. Ci aspettiamo che trasformi il suo orgoglio di ieri in un atto di onore e che chieda a Maroni un passo indietro”.

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