Diritti e pari opportunità Paola Macchi

I corsi riconversione personale docente in esubero saranno riattivati dopo intervento di M5S

Teacher cleaning chalkboard with duster --- Image by © Royalty-Free/Corbis

Nelle scorse settimane siamo stati chiamati da un gruppo di docenti lombardi che ci ha chiesto di intervenire per sbloccare la situazione inerente alla mancata attivazione dei corsi di riconversione sul sostegno destinati al personale docente in esubero di cui al D.D.G. n. 7 del 12 aprile 2012.

La Consigliera regionale Paola Macchi si è attivata per portare il problema all’attenzione dell’Assessore regionale all’Istruzione Valentina Aprea ma ha anche chiesto ai Rettori delle due Università lombarde coinvolte – Bicocca e Cattolica – i motivi per cui, dopo più di 3 anni, ancora non fossero stati attivati tali corsi.

Con una lettera ci ha risposto il Rettore dell’università Milano Bicocca – Cristina Messa –  asserendo che avvieranno entro la fine dell’anno il corso di specializzazione per le attività di sostegno destinato al personale docente in esubero. Il Rettore ci ha anche tenuto a precisare che il ritardo è dovuto alla difficoltà di organizzazione di un  percorso formativo così complesso, soprattutto perché attribuisce un titolo di specializzazione a personale della scuola che si è tradizionalmente occupato di altro (insegnanti tecnico-pratici)  e che dovrà svolgere un compito delicato come quello dell’insegnante specializzato per il sostegno.

La Consigliera Paola Macchi, anche a nome degli Insegnanti Tecnoco-pratic, dichiara “Siamo lieti che la nostra lettera di richiesta coincida con la decisione di attivare i corsi all’Università Bocconi entro la fine dell’anno, seppure con moltissimo ritardo, anche due anni,  rispetto alle altre regioni. Abbiamo chiesto, comunque, ulteriori delucidazioni al Rettore per sapere per quanti insegnanti sarà attivato il corso e quali saranno i criteri di precedenza per essere ammessi; ricordiamo che in Lombardia gli aventi diritto a questi corsi sono 607 insegnanti.  Vorremmo inoltre sapere che ruolo ha il Ministero in tutto questo percorso: oltre a provvedere al pagamento dei corsi, avrebbe dovuto vigilare sulla loro immediata attivazione, cosa che ovviamente non è avvenuta. Ora siamo in attesa di una risposta anche dal Rettore dell’Università Cattolica che auspichiamo segua l’esempio della sua collega”.

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