“E’ paradossale che il M5S sia in prima fila tra i proponenti e i controllori di ciò che si doveva e si dovrà fare sui terreni dell’esposizione universale. Abbiamo da tempo chiesto di istituire un Tavolo politico-tecnico aperto a esperti e a consiglieri anche di minoranza quale luogo deputato per proporre un’idea di sviluppo dell’area e valutare il progetto di CDP. Per evitare quanto sta succedendo: che la classe dirigente italiana resti legata al suo dna speculativo. Che proposta è, infatti, quella di Renzi che vuole utilizzare solo 70 mila metri quadrati su un totale di circa un milione e 100 mila per destinare l’area “avanzata” a un mercato immobiliare saturo? Oltretutto con un miliardo e mezzo di euro a fronte di un’area così vasta è ridicolo pensare a qualcosa di serio anche considerando il fatto che da qui a dieci anni le infrastrutture presenti saranno da rinnovare in toto” così Silvana Carcano, consigliere regionale del M5S Lombardia.
“Oltretutto l’ipotesi progettuale di Renzi coinvolge le solite multinazionali come la Bayer, GSK, Barilla, Unilever, che del benessere e della nutrizione ne gestiscono solo l’aspetto di mero profitto. Ancora una volta i contenuti, e una visione di futuro sostenibile, che avrebbero dovuto essere il lascito di Expo sono stati lasciati nel cassetto”.
“E poi siamo alle solite boutade elettorali di Renzi. Sul dopo Expo nessun contenuto, nessuno studio di fattibilità: solo parole e illusioni, mancavano solo le slides. Ce l’hanno confermato i vertici di Arexpo venerdì scorso: tutto è in fase embrionale. Chissà se la Cabina di Regia partorirà prima o poi qualcosa o se l’embrione non crescerà mai! E chissà perché la Cabina non è aperta automaticamente alle società Expo e Arexpo e ai politici di minoranza. Certo, prima di discutere del futuro dell’area ci sono nodi da sciogliere per uscire dal pantano e cioè quale sarà la governance di Arexpo una volta che il Governo ne assumerà delle quote? E chi si occuperà di recuperare i 72 milioni di costi di bonifiche e smaltimento rifiuti, riporti e terre affinché non ricadono sui contribuenti italiani? Come pensa di rivalersi Arexpo sui proprietari iniziali visto il clamoroso conflitto di interessi di Fondazione Fiera?
Riuscirà la Cabina di regia a sciogliere questi nodi per Natale o, come dichiarato da Pilotti e Bonomelli, dovremo aspettare aprile 2016?” continua Carcano Silvana
“Renzi si comporta da piccolo generale senza esercito, cala dall’alto proposte unilaterali senza coinvolgere gli enti competenti. Da mesi chiediamo di lavorare insieme sul futuro dell’area Expo ma la svolta autoritaria del PD, l’inerzia della Lega e il poco slancio di Arexpo non consentono discussioni, dibattiti e scelte condivise ai diretti interessati e cioè i cittadini”, conclude Carcano.