Legalità e trasparenza Stefano Buffagni

Demansionato il whistelblower che denunciò le spese pazze. Maroni volta lo sguardo.

“Negli scorsi mesi vi abbiamo raccontato di una società partecipata da Regione Lombardia, Fnm (Ferrovie Nord Milano), che si era trasformata in una scandalosa parentopoli, nel bancomat personale di manager indegni e ufficio di collocamento per la politica. Una vicenda che vide il M5S schierato in prima in linea per denunciare lo scandalo prima, e per esortare una doverosa inversione di tendenza poi, con la partecipazione all’assemblea dei soci di fine maggio scorso insieme a Beppe Grillo. Il caso era scoppiato grazie al coraggio di un dipendente, Andrea Franzoso, che aveva svelato le spese folli del presidente Achille. Un coraggio pagato a caro prezzo. Perché a riflettori spenti il ragazzo ha denunciato di essere stato rimosso dal suo incarico e, come si legge nel ricorso presentato in tribunale, “costretto a trascorrere la giornata lavorativa nella più completa inattività e con progressivo isolamento”, con i colleghi restii ad avvicinarsi per timore di ritorsioni della società anche nei loro confronti. Oggi abbiamo chiesto alla giunta Maroni spiegazioni su questa avvilente vicenda che fa perdere ancor di più la fiducia nelle istituzioni e nei suoi enti, ma abbiamo sbattuto su un muro di gomma. Abbiamo chiesto cosa intende fare Regione Lombardia in concreto per tutelare quei dipendenti che hanno assunto la posizione di whistleblower, esattamente come ha fatto Andrea, denunciando le irregolarità dall’interno e collaborando nella prevenzione dei fenomeni di corruzione e illegalità, ma Maroni ha preferito voltare lo sguardo dall’altra parte, e in un certo modo giustificare con la sua inerzia l’operato della sua partecipata. Ma noi non molliamo. Chiediamo a tutti i dipendenti delle partecipate, di fronte alle stesse situazioni, di prendere esempio da Andrea! Il MoVimento 5 Stelle sarà sempre al vostro fianco. La protezione e la valorizzazione di chi denuncia è uno dei nostri obiettivi più importanti. Per questo motivo continuiamo a sostenere la necessità di approvare in parlamento la proposta di legge del M5S a tutela del whistleblowing a prima firma Francesca Businarolo.”

Stefano Buffagni – Capogruppo del M5S Lombardia

 

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