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Il ciellino desaparecido e la storia

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“E’ singolare il Presidente del Consiglio Regionale Cattaneo che dopo aver calpestato più volte il regolamento in aula, contestato da tutte le opposizioni, parla di “atteggiamento squadrista” del M5S che ha semplicemente indossato una felpa con scritto “Fuori dai Maroni” e gridato “Onestà” in aula, fischiando poi brevemente il relatore di un provvedimento che si stava trattando. Si ripassi la storia d’Italia per capire cosa sono stati veramente gli squadristi fascisti i cui eredi politici oggi siedono nella sua maggioranza. Non accettiamo lezioni da Cattaneo, a sua volta parte di un gruppo politico, l’NCD, ormai scomparso dalla scena politica italiana e lombarda. Cattaneo e il centrodestra non rappresentano più la maggioranza dei cittadini lombardi e dovrebbero andarsene a casa al più presto”, così Eugenio Casalino, consigliere regionale e segretario alla Presidenza del Consiglio regionale della Lombardia del Movimento 5 Stelle.

“La protesta in aula del M5S Lombardia è stata legittima e doverosa: abbiamo portato in Aula la voce dei cittadini che da troppi anni è inascoltata per colpa di quattro partiti che decidono tutto a tavolino e nel proprio interesse. E’ imbarazzante sentirsi la predica da chi calpesta i valori dell’aula consiliare. Rispediamo le accuse al mittente: squadrista è il comportamento della maggioranza in Aula che avalla supinamente le direttive impartite da un Presidente del Consiglio che oggi ha dato ennesima dimostrazione di non essere in grado di svolgere il suo ruolo di garanzia, interpretando discrezionalmente e a convenienza di parte il regolamento che stabilisce le regole democratiche dell’Aula. La nostra protesta nasce proprio dalla violazione continua delle regole basilari della democrazia. Cattaneo ed il suo partito hanno più eletti che elettori, sono il salvagente di Maroni ed evidentemente l’ipotesti di mollare la poltrona e rispettare il valore della democrazia li terrorizza. Ribadiamo il pieno rispetto per l’istituzione del Movimento 5 Stelle Lombardia e l’indisponibilità  a farci calpestare dal Don Rodrigo della situazione che si serve dei consiglieri di maggioranza come fossero i suoi bravi”, così Stefano Buffagni, capogruppo del M5S Lombardia, ha replicato al presidente del Consiglio regionale lombardo Raffaele Cattaneo.

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