Iolanda Nanni Sanità e Politiche Sociali

Il punto nascita dell’Ospedale Civile di Vigevano è l’hub della Lomellina e non deve essere chiuso: interrogazione M5S

PUNTO NASCITA 15-03-2016

In Regione Lombardia, nell’anno 2015, sono presenti 71 Punti Nascita di cui 9 con un numero di parti inferiore ai 500 all’anno e, di conseguenza, a “rischio chiusura” fra i quali anche quello dell’Ospedale Civile di Vigevano. Con DGR X/4873 del 29 febbraio 2016, la Giunta Regionale lombarda ha sostanzialmente decretato la chiusura dell’Ostetricia dell’Ospedale di Vigevano, che è l’unico dei 9 Punti Nascita “a rischio” a presentare la caratteristica indicata per la chiusura, cioè «Presidio in area Urbana con presenza di altri Punti Nascita alternativi».

E’ importante sapere che la riorganizzazione della rete dei Punti Nascita nasce in seguito all’Accordo Stato-Regioni 16 dicembre 2010, recante «Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità, della sicurezza e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio cesareo». Tale Accordo impegna tutte le Regioni, comprese quelle in Piano di rientro dal deficit sanitario, ad attuare 10 linee di azioni per la ridefinizione del percorso nascita. La prima di tali linee prevede la chiusura dei Punti Nascita con un volume di attività inferiore a 500 parti/anno, in quanto non in grado di garantire la sicurezza per la madre e il neonato, prevedendo l’adozione di stringenti criteri per la riorganizzazione della rete assistenziale e fissando il numero di almeno 1000 parti/anno quale parametro a cui tendere. L’Accordo, inoltre, identifica i livelli di complessità assistenziale delle UU.OO. di ostetricia/ginecologia e di neonatologia e terapia intensiva neonatale/pediatria, e definisce gli standard operativi, di sicurezza e tecnologici a cui le Regioni devono conformarsi nel percorso di ridefinizione dei punti nascita. Detti standard sono richiamati nel decreto del Ministero della Salute di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, del 2 aprile 2015, n. 70, contenente il «Regolamento recante definizione sugli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera», pubblicato in G.U. in data 4 giugno 2015.

Iolanda Nanni, consigliere regionale M5S, dichiara: “Il M5S Lombardia ha presentato un’interrogazione (SCARICA QUI) alla Giunta Regionale per salvare l’Ostetricia dell’Ospedale Civile di Vigevano che è un Punto Nascita indispensabile e irrinunciabile per tutta la Lomellina, area logisticamente penalizzata da scarse infrastrutture viarie sia per il collegamento verso Pavia sia verso Milano, caratterizzata da alta frammentarietà e da numerosi paesi che storicamente e logisticamente fanno riferimento proprio all’Ospedale di Vigevano come “hub” della Lomellina. Riteniamo che la Giunta Regionale non debba limitarsi a effettuare una mera valutazione numerico/quantitativa dei parti annui, ma debba invece tener conto che questo Punto Nascita – che ha all’attivo oltre 450 parti l’anno – da anni, versa in carenza di organico e in assenza di primariato. Se si facesse fronte a questa problematica con politiche orientate al suo potenziamento, l’Ostetricia dell’Ospedale Civile di Vigevano, a organico pieno e istituzione di primariato, sarebbe strutturata per accogliere anche 1.000 parti l’anno.”

“Nella nostra interrogazione – continua Nanni – abbiamo evidenziato come la Lomellina sia già stata gravemente penalizzata dalla chiusura di altri Punti Nascita a Mortara, Mede e Casorate. Ora, la paventata ipotesi di chiusura dell’Ostetricia dell’ospedale di Vigevano darebbe un’ulteriore mazzata al territorio in quanto l’Istituto Clinico Beato Matteo di Vigevano, a cui la Giunta Regionale vorrebbe che si facesse riferimento in alternativa, non sarebbe adeguato ad una programmazione di quasi 1000 parti all’anno ed inoltre non è dotato di strutture sanitarie strategiche quali la Rianimazione ed un reparto di Pediatria con Pronto soccorso pediatrico in servizio 24 ore su 24, strutture che invece l’Ostetricia dell’ospedale possiede.”

“La nostra azione regionale – conclude Nanni – va di pari passo con quella del nostro portavoce consigliere comunale M5S Luca Mazzola a Vigevano dove il M5S si è attivato immediatamente per portare la questione all’attenzione del Sindaco e per appoggiare le iniziative dal basso di cittadini e Comitati per salvare l’ostetricia. I Punti Nascita costituiscono servizi irrinunciabili per i territori la cui chiusura va preliminarmente ponderata con valutazioni relative alla sicurezza, qualità, capacità di soddisfare le esigenze del bacino di riferimento, nonché la georeferenziazione. Chiediamo dunque alla Giunta Regionale di fare chiarezza sulla paventata chiusura, di riconoscere l’irrinunciabilità per il territorio lomellino del Punto Nascita dell’Ospedale di Vigevano, avviando il percorso di deroga, secondo le modalità previste per tutti i Punti Nascita strategici per i territori. Chiediamo infine di sollecitare la Direzione Generale dell’ASST pavese a risolvere le questioni relative alle carenze di organico e dell’assenza di primariato.”

Articoli Correlati

La carenza di medici approda in Regione

Redazione Staff

Redazione Staff

Redazione Staff