Un’indagine conoscitiva sui conti di Expo e non una Commissione d’inchiesta. Sembrerebbe questo l’orientamento della Maggioranza, sollecitata nei giorni scorsi dalla richiesta alla Presidenza del Consiglio regionale da parte del Movimento 5 Stelle d’istituzione di una Commissione a presidenza pentastellata per fare luce sui veri conti dell’Expo. Un passo indietro quindi, nonostante le rassicurazioni del Capogruppo della Lega Nord Massimiliano Romeo che aveva dichiarato: “E’ importante capire quali siano i conti di Expo, anche alla luce dei passaggi societari che stanno riguardando il futuro delle aree. Siamo favorevoli all’istituzione di una Commissione d’inchiesta e presenteremo una proposta di maggioranza per evitare qualsiasi strumentalizzazione in salsa grillina”.
Lo strumento dell’indagine conoscitiva è sostanzialmente diverso rispetto alla Commissione d’inchiesta. La prima è pubblica, coinvolge i consiglieri regionali, e ha l’obiettivo di raccogliere informazioni generiche (notizie, documenti, audizioni) che possono fornire elementi utili all’indagine nell’interesse delle attività del Consiglio regionale.
La seconda ha un presidente scelto tra i gruppi di opposizione, per garantire reale efficacia allo strumento. I suoi lavori, anche a porte chiuse, consentono un lavoro dettagliato di verifica di documenti e testimonianze e si concludono con la presentazione in Consiglio regionale di una relazione sulla quale si pronuncia l’assemblea.
Gli ottimi risultati della commissione di inchiesta sull’Aler degli scorsi anni, che portarono alla luce il buco da più di mezzo milione di euro che la società di gestione delle case popolari milanesi aveva, rispetto alla fallimentare indagine conoscitiva sul caso Stamina sono l’evidenza del reale funzionamento ed efficacia delle due diverse strade.
Per Stefano Buffagni, capogruppo del M5S Lombardia: “Regione Lombardia è socia di Expo e non può permettersi di lasciare zone d’ombra sui conti dell’esposizione che hanno pagato i cittadini. Evidentemente la maggioranza leghista teme un lavoro serio a guida 5 stelle perché incontrollabile e realmente indipendente rispetto ad una indagine conoscitiva guidata da quell’NCD capace di coprire in maniera equa le responsabilità di Maroni da un lato e di Pisapia e Renzi dall’altro. Chi oggi chiede una banale indagine vuole confondere le acque. La realtà è che nessuno, dal PD che ha candidato Sala, alla Lega e a Forza Italia vuole vederci chiaro sui conti della società e sulle valutazioni delle sue poste di bilancio. Eppure chi Governa la Lombardia è in opposizione in Comune di Milano e aveva chiesto, senza trovare i voti, una commissione d’inchiesta a Palazzo Marino. È evidentemente la solita farsa, su Expo ci hanno mangiato tutti e il M5S è l’unica forza politica che chiede i dati veri per non far pagare il conto come al solito ai cittadini”.
Stefano Buffagni – Portavoce del M5S Lombardia