Legalità e trasparenza Silvana Carcano

Gli industriali lombardi chiedono alla Lombardia più legalità

Questa settimana il M5S Lombardia ha invitato in audizione, in Commissione regionale Antimafia, Antonio Calabrò Viceprisendente con la delega per la legalità e la responsabilità sociale d’impresa di Assolombarda, l’associazione degli industriali. Il confronto si è svolto sul tema delle best practice nella prevenzione dell’illegalità e nello sviluppo della cultura della legalità nelle imprese lombarde.

Per l’associazione non è possibile lo sviluppo del tessuto economico lombardo senza legalità: la criminalità organizzata distorce la concorrenza, l’approvvigionamento al credito e il rapporto con la pubblica amministrazione. Le mafie sono presenti da molto tempo in Lombardia. Se si confronta la mappa della loro presenza negli anni Ottanta con quella di oggi, la diffusione del crimine organizzato risulta più massiccia e corposa. I settori più a rischio sono gli appalti del movimento terra, le forniture legata all’edilizia, il settore del credito, il settore della sanità per quello che riguarda soprattutto le forniture. C’è poi un crescente interessamento nelle settore delle farmacie e del commercio.

La presenza della criminalità organizzata va molto aldilà della percezione della popolazione e degli imprenditori. Proprio per questo Assolombarda, che coinvolge seimila imprese (che fatturano il 15% del PIL nazionale), sta lavorando per migliorare la percezione del fenomeno in ambito industriale con, in prima battuta, una mappatura del livello di consapevolezza degli imprenditori rispetto alle aree di rischio a presenza mafiosa in Lombardia.

L’attività dell’Associazione si svolge anche nel rapporto diretto con i tribunali: tra imprese e giustizia non c’è una divergenza di interessi bensì linguaggi diversi e l’obiettivo comune è quello di una reciproca comprensione per accorciare i tempi della giustizia.

Tra i temi portati all’attenzione dei portavoce regionali anche quello dei beni confiscati alle mafie. Assolombarda ha lavorato con il Politecnico di Milano per mappare i beni e per offrire un contributo alla gestione di quei beni. Quando si arriva alla confisca di un’azienda spesso la stessa è fallita perché i tempi burocratici della confisca sono troppo lunghi e il bene è affidato all’amministratore giudiziario. Le aziende però hanno bisogno di un manager. Assolombarda ne ha formati 63 per affiancare gli amministratori giudiziari per dare continuità alle attività produttive.

Assolombarda ha concluso chiedendo alla Commissione regionala Antimafia di insistere di più su di una campagna di consapevolezza sulla presenza in Lombardia della criminalità organizzata. Invito a cui il M5S non mancherà di dare un seguito: la cultura della legalità è nel DNA del movimento.

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