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Stop Diserbo: finalmente arriva una risposta!

Ad un anno dalla presentazione della mia interrogazione sullo stop dell’uso dei diserbanti in Lombardia, nello specifico del glifosato (un pesticida bandito già in alcuni Paesi perché considerato tossico), finalmente è arrivata in Commissione Agricoltura la risposta dell’Assessore Gianni Fava.

Sottolineando l’orientamento delle politiche europee verso l’utilizzo sostenibile dei pesticidi chiedevo che anche la Lombardia si attivasse per contrastare l’uso delle sostanze tossiche per il controllo delle infestanti, di orientare il sistema delle pulizie dagli infestanti delle strade verso metodi meccanici e il finanziamento di studi sugli effetti del glifosato sulla salute umana.

L’Assessore Fava ha assicurato che la nostra regione è l’unica che ha applicato il Piano d’Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, adottando un’apposita delibera. La Lombardia infatti ne prevede una restrizione dell’uso e predilige il diserbo meccanico ed altre metodologie che non prevedono l’utilizzo del glifosato.
L’Assessore ha anche sostenuto che per aver applicato il PAN la giunta regionale è andata incontro a critiche da parte degli operatori, abituati ad utilizzare un diserbante molto aggressivo ma a buon mercato.

L’auspicio del M5S lombardo è che si continui sulla strada intrapresa e non ci si faccia intimorire. Quando si tratta della salute delle persone, non c’è convenienza economica che regga!
Il glisfosato è un erbicida potenzialmente pericoloso per gli esseri umani. Lo dice lo IARC (International Agency for Research on Cancer), che lo classifica come potenzialmente cancerogeno. L’Assessore cita però uno studio dell’EFSA (European Food Safety Authority) che contrasta con quanto stabilito dallo IARC e sostiene che tale diserbante non sia cancerogeno.
In presenza di evidenze contrastanti, deve assolutamente valere il principio di precauzione: se lo IARC dichiara il glifosato come potenzialmente cancerogeno questo va assolutamente bandito dalla nostra regione e dall’Italia.

Mi fa piacere che la nostra sia l’unica regione che fatto qualcosa di concreto su questo tema, ma non si ci può fermare! Bisogna percorrere la strada del totale abbandono di questo erbicida. Come M5S vigileremo affinché si facciano i controlli sui divieti posti in essere dalla Regione e che i percosri formativi previsti per gli operatori servano davvero a migliorare la situazione. Insomma, la delibera della giunta regionale verso le buone pratiche non deve restare lettera morta.
Dispiace infine sottolineare che per ricevere la risposta alla nostra interrogazione abbiamo dovuto aspettare ben un anno (al posto dei 20 giorni previsti per regolamento). Cercheremo di recuperare il tempo perduto attivandoci per “controllare” chi controlla e rassicurare i cittadini!

Gianmarco Corbetta – Portavoce regionale del M5S Lombardia

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