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Brianzacque: scarsa trasparenza nella selezione del nuovo Direttore Generale

Il nuovo Direttore Generale di Brianzacque è Sergio Facchinetti. Nel comunicato, la Società precisa che “la scelta della figura di vertice del management societario è stata oggetto di una selezione avvenuta in più step: prima, da parte di una società specializzata nell’attività di reclutamento del personale che ha esaminato 22 aspiranti direttori e che, al termine del procedimento, ha elaborato una short list composta da sei nomi. Quindi, da una commissione esterna “ad hoc”, composta da docenti universitari e professionisti, esperti di diverse materie: tecniche, economiche, giuridiche e finanziarie.”

Al di là dei proclami e delle buone intenzioni, nei fatti appare evidente la scarsa trasparenza adottata da Brianzacque nel condurre l’operazione e inevitabilmente tornano alla mente le voci di corridoio che nel già nel 2013 davano per favorito lo stesso Facchinetti: all’epoca un’analoga procedura di selezione fu aperta e poi misteriosamente chiusa.

Veniamo ai fatti di quest’anno: nell’avviso pubblicato sul sito della società il 19 gennaio 2016 viene descritta la procedura e in particolare al punto 5 sono indicati alcuni passaggi molto importanti che poi non hanno trovato riscontro nella realtà.

In relazione alla seconda fase valutativa, i criteri specifici di valutazione dei curricula e del colloquio, nonché i relativi punteggi, saranno stabiliti dalla Commissione giudicatrice e verranno recepiti nell’apposito verbale che verrà redatto nel corso dei lavori delle sedute di selezione.

Da quanto mi risulta, al termine della selezione Brianzacque avrebbe rifiutato l’accesso agli atti a un candidato. Se confermato, sarebbe un fatto molto spiacevole: se tutto è stato davvero improntato alla massima correttezza e trasparenza, come si conviene a una società pubblica, non si capisce perché non si debba mettere a disposizione dei candidati la documentazione che li riguarda.

Ma c’è di peggio. Proseguendo la lettura, si scopre che:

La graduatoria finale e il nominativo del/la candidato/a prescelto saranno pubblicati nel sito web della Società: www.brianzacque.it

Nei fatti, l’unica informazione pubblicata sul sito è il nome del candidato prescelto: per quale motivo la graduatoria non è stata pubblicata come previsto dalla procedura? Questa reticenza è assolutamente inopportuna e inaccettabile! A maggior ragione se andiamo a leggere il passo successivo:

La società si riserva la facoltà di costituire una graduatoria dei candidati valutati idonei, con indicazione della durata di validità, cui fare riferimento in caso di mancata copertura della posizione per rinuncia o forza maggiore da parte dei soggetti primi classificati o per assunzioni future aventi ad oggetto analoghi profili professionali.

Dunque la funzione della graduatoria non si esaurisce oggi con la scelta del Direttore Generale ma potrebbe servire in futuro per attingere candidati per altri incarichi! A maggior ragione, insomma, si può sapere chi sono questi candidati – avvolti dal mistero – che, da un momento all’altro, potrebbero ritrovarsi catapultati sulla prima poltrona disponibile?

Brianzacque rispetti la procedura che essa stessa si è data nell’avviso di selezione e pubblichi la lista dei nomi con i relativi punteggi.

Diversamente, qualcuno potrebbe ragionevolmente sospettare che la società abbia qualcosa da nascondere!

 

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