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A rischio la privacy dei lombardi! Dopo la denuncia del M5S il Garante condanna Lombardia Informatica

Lombardia Informatica ha messo a rischio la privacy dei lombardi. Secondo il Garante per la protezione dei dati personali “sono state riscontrate condotte non conformi al Codice della Privacy“. Il caso scoppiò  lo scorso novembre quando il portavoce del M5S Dario Violi denunciò in un video e segnalò all’Authority la gravissima falla nel sistema di Lombardia Informatica (riguardante precisamente la piattaforma MUTA), dove per giorni sono risultati accessibili sul web dati sensibili di dieci milioni di lombardi.

“Il fatto è gravissimo, qualunque delinquente, persino un pedofilo o un truffatore, poteva accedere ai dati sensibili dei lombardi e risalire a indirizzo, telefono o informazioni sui figli dei cittadini registrati. Oltre al danno la beffa, sono gli stessi lombardi con le tasse a pagare profumatamente l’incompetenza di Lombardia Informatica. Ci auguriamo che chi ha ideato un sistema che ha messo a rischio la sicurezza di 10 milioni di lombardi sia allontanato. Come al solito, se non fosse stato per il M5S nessuno se ne sarebbe accorto. I politici, che hanno il dovere di controllare, evidentemente dormono.

Lombardia Informatica è una partecipata di Regione Lombardia che gestisce 190 milioni di fondi pubblici e che dovrebbe avere come mission quella di migliorare la qualità della vita dei cittadini attraverso l’utilizzo dell’Information & Communication Technology, e che per questo gestisce i dati personali di tutti i lombardi. Si presume che un’azienda preposta a un compito così delicato abbia un sistema di sicurezza adeguato, a prova di hacker. E invece, altro che hacker! Sono bastati imprenditori onesti capaci di usare il computer, capitati per delle operazioni di routine sul sito del sistema regionale lombardo, per scoprire quanto fosse semplice in poche mosse, conoscendo il codice fiscale, risalire a tutti i dati sensibili di ogni cittadino lombardo, compreso indirizzo e numero di telefono. Questa vicenda ci dimostra ancora una volta come vengano mal gestite le nostre aziende partecipate che così diventano un danno per i cittadini più che una risorsa.”

Dario Violi – Consigliere Regionale del M5S Lombardia

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