Eugenio Casalino Legalità e trasparenza Notizie

Relazione Comitato trasparenza appalti 2015: ancora irregolarità, ancora inerzia di Maroni.

Dalla relazione presentata ieri in Commissione Affari Istituzionali dal Comitato sulla trasparenza degli appalti assegnati da enti e aziende di Regione Lombardia nell’anno 2015 emergono situazioni critiche e irregolarità diffuse, in modo particolare per il ripetersi dei rinnovi di contratti senza adeguata motivazione che dovrebbero, invece, essere effettuati solo in casi eccezionali, o riguardo gli appalti definiti “sottosoglia” (appalti che non superano i 40mila euro e che possono essere assegnati per “affidamento diretto”) dove non mancano casi che delineano una situazione di forte discrezionalità da parte dei dirigenti. Anche in questo documento ritroviamo lo stesso genere di considerazioni presenti in ogni precedente relazione del Comitato, da inizio legislatura ad oggi. Siamo di fronte a una situazione statica e preoccupante caratterizzata dai soliti problemi per i quali l’amministrazione Maroni non è stata in grado di trovare valide soluzioni, che riconferma ancora una volta la continuità con il sistema formigoniano.

Lo dimostra il caso dell’Ospedale San Gerardo di Monza relativo a diversi servizi e opere dove, come emerso nella relazione, è presente una presunzione di nullità del contratto e un inquadramento non corretto nell’ordinamento nazionale ed europeo. Ma lacune di questo tipo sono riconducibili a molti contratti simili stipulati da enti e aziende di Regione Lombardia. Nemmeno sulle partecipate con attività e dimensioni più ristrette la giunta ha ottenuto il minimo risultato in questi anni di denunce del Comitato sulla trasparenza degli appalti. Su tutti il caso della violazione del Codice degli Appalti da parte di LIspa (Lombardia Informatica), come illustrato chiaramente nella relazione del Comitato e sui cui il M5S Lombardia ha presentato lo scorso giugno una denuncia all’ANAC e all’AGCM. Attività presumibilmente illegittime, come detto, già sottolineate nelle relazioni più vecchie del Comitato di controllo sugli appalti di Regione Lombardia, nonché in diverse nostre interrogazioni e segnalazioni alla Giunta, a cui non ha fatto seguito alcun intervento. La domanda è: cosa aspetta Maroni a prendere provvedimenti concreti per cambiare questa tendenza?

A guardare i fatti, come per l’esposto riguardante LIspa, rimane forte il sospetto di una gestione discrezionale degli appalti, dunque del denaro pubblico. In questa situazione che la giunta probabilmente vorrebbe nascondere ai cittadini, oltre a denunciare e portare all’attenzione di tutti i lombardi ciò che annualmente apprendiamo dal Comitato trasparenza appalti, chiediamo al Consiglio Regionale di approfondire i fatti tramite audizioni con la Giunta e prendere una posizione netta e decisa su queste problematiche.

Eugenio Casalino – Portavoce del M5S Lombardia e membro dell’Ufficio di Presidenza

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