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Post Expo: basta prendere in giro i cittadini

Su Expo le luci dei riflettori si sono abbassate, tuttavia ci sono una serie di questioni irrisolte che meriterebbero lunghi articoli di giornale ma che, a manifestazione conclusa, paiono non interessare a chi avrebbe il dovere di fare informazione, eppure in ballo ci sono (tanti) soldi pubblici e il destino di un’area strategica di Milano. Noi però non ci arrendiamo, e continueremo a raccontare ai cittadini la mancanza di trasparenza e di rispetto degli accordi presi che i dirigenti di Arexpo stanno mettendo in campo, in una partita in cui, ad oggi, a perdere sono stati solo i cittadini. Arexpo è la società pubblica che si è occupata, e si occupa tutt’ora, di gestire tutto il post-manifestazione, una società che da mesi si è trasformata in un muro di gomma. Per questo martedì siamo andati direttamente presso l’ufficio del presidente Azzone per provare a chiedergli di persona perché non redige quel Protocollo di legalità che da oltre un anno sollecitiamo (anche con una nostra risoluzione approvata in consiglio regionale un anno fa). Una forma aggiuntiva di prevenzione contro la corruzione e l’infiltrazione delle mafie che nel sistema delle opere pubbliche proliferano. Come si può continuare a emanare bandi senza questa tutela aggiuntiva? Poi ci sorprendiamo se commissariano Fiera Milano (non dimentichiamoci che Fiera Milano ha come socio di maggioranza Fondazione Fiera, che è tra i principali soci di Arexpo). Ma non finisce qui. Perché da Azzone aspettiamo ancora il verbale del CdA di Arexpo, come imposto anche dal Difensore regionale al quale il M5S ha fatto appello. E infine, perché non ci dà aggiornamenti sui soldi spesi per le bonifiche? Quei soldi devono ricadere sui proprietari terrieri iniziali, tra cui, e qui arriva il conflitto di interessi, Fondazione Fiera, socia di Arexpo. Chi sta frenando il recupero di questi milioni di euro di soldi pubblici che vanno chiesti ai privati?
Sapete qual è stata la risposta alle nostre domande? Nessuna! Azzone ha chiuso la porta in faccia a noi portavoce e contemporaneamente a tutti quei cittadini che chiedono verità e trasparenza. Ma il M5S insisterà finché non arriveranno queste risposte: basta prendere in giro i cittadini! Questi personaggi devono capire che non possono non rendere conto a nessuno, per questo non molleremo. A cominciare dall’azione penale e civile che stiamo valutando con i nostri legali sul caso dei verbali del Cda negati di fronte al chiaro parere del Difensore Regionale. Vi teniamo aggiornati.

I portavoce del M5S Lombardia Silvana Carcano, Gianmarco Corbetta e Maccabiani Giampietro

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