A Corsico è scoppiato un caso sul Festival dello stocco di Mammola, la sagra del merluzzo calabrese organizzata, con il patrocinio del Comune di Corsico, dal genero di Giuseppe Perre, un cognome che riporta alla memoria vicende legate all’ ‘ndrangheta, rinviato a giudizio per associazione mafiosa e condannato per possesso e ricettazione di armi. Nell’ultimo consiglio comunale si è accesa una bagarre in aula sulla vicenda, con le opposizioni che attaccavano il sindaco in un clima di intimidazione e minacce fomentato dal pubblico in aula. Dopo questo triste e gravissimo episodio, e le polemiche che ha generato, la manifestazione è stata sospesa e sia il sindaco con la maggioranza di centro destra, sia l’associazione Libera, insieme al PD, hanno organizzato manifestazioni contro le mafie. In giorni distinti.
Questo caso ci dimostra ancora una volta come la criminalità organizzata in quel territorio a sud di Milano, veri e propri feudi di famiglie malavitose, è un’emergenza reale, un fenomeno radicato e strutturato che mira ad avere il controllo sulla società civile. Un fenomeno a cui la politica non sa dare risposte, anzi, preferisce non rispondere. Fare antimafia a livello istituzionale significa ben altro. Significa informarsi, documentarsi, approfondire, dire dei “no”. Ancora una volta, invece, assistiamo ad una valutazione politica vergognosa (quella del sindaco Errante, che era assessore della forza politica opposta fino alla giunta Graffeo, con assessore anche la Ferrucci) che sa di resa, di conveniente disinteresse; o all’ipocrisia dell’opposizione del PD di oggi, che ha sempre governato quella città: oggi grida allo scandalo, ma non sono state le giunte di centro sinistra a permettere il dilagare di questo fenomeno al punto tale da arrivare a quanto accaduto in questi giorni?
Per questo, il M5S non parteciperà alle manifestazioni organizzate dalle forze politiche che agiscono sul territorio, che ora appaiono più come una passerella di facciata per mettere una frettolosa pezza. Ma il buco è sempre lì, e in quel vuoto istituzionale e politico in cui la criminalità prolifera si disperdono anche le speranze dei cittadini onesti. Riteniamo che quanto accaduto, dalla scelta del sindaco alle intimidazioni in aula, siano un fatto gravissimo che deve essere approfondito dalla Commissione antimafia del Consiglio regionale, urgentemente. Sappiamo che la commissione si è già mossa tramite una lettera al Prefetto e al Sindaco di Corsico per avere chiarimenti, ma temiamo che non basti. Per questo chiediamo che vengano in Commissione a relazionare, per consentire i necessari e doverosi approfondimenti del caso.
M5S Lombardia