Iolanda Nanni, capogruppo del M5S in Regione Lombardia, ha ottenuto mediante un accesso agli atti i pareri dei cinque esperti nominati e pagati dalla Regione a supporto della Commissione istruttoria regionale per la VIA (Valutazione di impatto ambientale), unitamente al parere di ATS PAVIA.
Iolanda Nanni dichiara: “Ho avanzato la richiesta di ottenere questi pareri non appena ho letto la nota trasmessa dalla IET alla Regione il 14 novembre scorso, il giorno prima della seduta d’Aula del Consiglio Regionale in cui si sarebbe discusso l’emendamento per Retorbido. Mi è parso strano che IET, società proponente l’impianto di pirolisi a Retorbido, all’interno della propria nota, dichiarasse di essere già in possesso dei pareri favorevoli resi dagli esperti e dall’ATS in quanto, normalmente, ci risulta che detti pareri debbano essere rilasciati al termine dell’iter autorizzativo. Così ho fatto un accesso agli atti e ne ho ottenuto una copia. Sono rimasta sorpresa nel leggere che nessun parere è in carta intestata, compreso quello reso da ATS Pavia, e che non tutti i pareri resi riportano la data e la firma olografa. A partire da quello di ATS Pavia, peraltro fornito in carta semplice non intestata, che sembra essere una mera bozza in quanto non è nemmeno riportata la qualifica del dirigente firmatario, tale Luigi Maria Camana, che poi ho desunto essere quella di Dirigente Medico presso la U.O. Complessa Medicina Preventiva nelle Comunità di ATS Pavia”
“Nella risposta al mio accesso agli atti, ricevuta ieri dalla DG Ambiente, non risulta nemmeno attestata la ricezione dei suddetti pareri al protocollo della Regione e quindi sarei curiosa di sapere come e in che forma siano pervenuti alla Regione, in quali tempistiche, dato che nessuno riporta la data di trasmissione del parere. Andrò quindi a fondo per capire se IET ha fatto una regolare richiesta di accesso agli atti per ottenere copia di questi pareri e se sono stati forniti alla IET nelle stesse modalità in cui sono stati trasmessi a me, in qualità di consigliere regionale. Inoltre accerterò i motivi per cui Regione Lombardia abbia ritenuto di fornirli a IET in via preventiva prima del termine dell’iter autorizzativo, potendo tale modalità influire sull’iter autorizzativo in corso, nonché costituire presupposto alla base del quale IET ha ritenuto di inviare una sorta di “diffida” il 14 novembre scorso a consiglieri regionali, Presidente della Regione ed Assessori Regionali, anche in forza dell’acquisizione dei pareri degli esperti, di cui la stessa era già in possesso.”
“Leggendo poi i pareri – continua Nanni – emerge che, tranne uno, tutti gli altri siano sostanzialmente favorevoli al progetto. Solo il parere di un esperto, infatti, evidenzia potenziali mancanze nel progetto richiedendo ulteriori integrazioni, ad esempio sul trattamento del carbon black o dei fanghi oleosi. Dei rimanenti, due pareri, addirittura, sono di poche righe e un copia-incolla l’uno dell’altro. Sulla base delle numerose e prestigiose competenze elencate nei curricula dei 5 esperti, ci si poteva ad esempio aspettare ben più di qualche riga. Ad esempio, per esperti in Economia, almeno un analisi di sintesi sulle potenziali ricadute economiche e sul sistema locale produttivo di imprese termali, vitivinicole o agricole dell’Oltrepo’ pavese. Invece, solo 5 righe. Infine, quello che colpisce di questi pareri, ATS inclusa, è il fatto che si siano sostanzialmente limitati ad esaminare i dati e gli scenari formulati dalla società proponente stessa, senza contro-deduzioni e senza prendere in adeguata considerazione nemmeno il motivo per cui un analogo progetto fu rigettato dalla Provincia di Novara, né il motivo per cui la tecnologia della pirolisi sia di fatto bandita in tutti i Paesi occidentali.”
“Certo è – conclude Nanni – che, se la Commissione di VIA si fosse basata su questi pareri, l’impianto di pirolisi sarebbe stato approvato senza colpo ferire. Per fortuna, Regione Lombardia, forse è giunta alle mie stesse conclusioni e concordando sulla sommarietà dei pareri, ha ritenuto opportuno correre ai ripari in fretta e furia con l’introduzione di un emendamento salva-Retorbido. Ora siamo in presenza di un preavviso di rigetto a cui ci auspichiamo farà seguito un rigetto definitivo, ciò non toglie che intendo far chiarezza sulle anomalie che ho riscontrato sulle modalità in cui sono stati resi i pareri, così come sono stati trasmessi dalla DG Ambiente e che appaiono inquietanti.”