“Salvini scopre l’acqua calda: la sua LEGA, Maroni incluso, annuncia soldi per la Lombardia che non esistono. Si sono scordati le priorità dei lombardi e cavalcano slides, in perfetto stile renziano, a caccia di facili consensi. Ma i cittadini sono stufi di vuote parole e vogliono i fatti. Il Patto per la Lombardia è l’ennesimo slogan che nasconde il vuoto assoluto di questi dinosauri della politica”, così Iolanda Nanni, capogruppo del M5S Lombardia.
Rincara la dose il portavoce regionale Gianmarco Corbetta: “Su Pedemontana Maroni e Renzi hanno messo in piedi una messinscena pro referendum da piazzisti della vecchia politica. I fantastici proclami di Maroni e lo show del Renzi in trasferta non risolveranno gli enormi problemi ambientali ed economici di un’opera inutile e dannosa: col passare del tempo il conto è sempre più salato e quando il sipario calerà sulle passerelle dei governatori a pagare saranno ancora i cittadini”.
“Su circa 11 miliardi furbescamente sbandierati da Renzi in vista del referendum del 4 dicembre – continua Corbetta -, di fatto 6,7 miliardi sono risorse già assegnate (sulle quali il Governo non aggiunge un solo euro) e circa 3 miliardi sono legati alla legge di bilancio che non è ancora stata definitivamente approvata. Insomma, alla fine della fiera in Lombardia arriveranno, se va bene, 700 milioni, ma anche questo non è certo.
Ne abbiamo anche per Maroni: in realtà denaro fresco per Pedemontana non ce n’è. I 2,7 miliardi ventilati da Maroni sono per 250 milioni soldi già stanziati da tempo mentre il resto ancora non c’è perché dovrebbero essere soldi investiti dai privati nella logica del project financing. Al di là dei proclami trionfali è probabile che il Governo (contrariamente a quanto ribadito più volte dal Ministro Delrio) voglia dare una mano a Maroni nel disperato tentativo di salvare Pedemontana tramite un fondo pubblico di garanzia per favorire gli investimenti dei privati”.
“Per il M5S il fondo, che è ancora indefinito per entità e tipologia, è totalmente inaccettabile; nel project financing il rischio è a carico dei privati, se il progetto non sta in piedi non è giusto che a pagare siano i cittadini lombardi e men che meno tutti gli italiani. Ad aggravare le pessime condizioni di Pedemontana ci sono anche guai giudiziari: secondo quanto riportato oggi dal Sole 24 Ore sarebbe in corso un’indagine della Procura di Milano (contro ignoti) per falso in bilancio oltre a una procedura Anac per l’aumento dei costi e lo slittamento dei lavori. Insomma, tutto si può dire tranne che Pedemontana si farà di certo, come sostiene il simpatico imbonitore che governa la nostra regione”, conclude Corbetta.