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ARAC, buttato un milione di euro e zero trasparenza

L’anticorruzione di Maroni, come era ampiamente prevedibile e come il M5S ha anticipato, non funziona né può funzionare. Con ARAC, una agenzia senza poteri creato in tutta fretta dalla maggioranza per mettere una toppa a scandali, inchieste e arresti che hanno investito la regione, buttiamo un milione di euro all’anno. Nella relazione annuale ARAC certifica che l’attività della complessa macchina di controlli regionali si disperde senza trovare mai qualcuno che porti alla luce le gravi anomalie. Ma questo è già ampiamente noto e oggetto di denunce, ricorsi, e atti consiliari del M5S Lombardia. E non serviva un’ulteriore spesa annuale di 1 mln di euro. Per una maggiore trasparenza e per far davvero emergere le anomalie del sistema regionale, ci saremmo però aspettati una relazione cristallina, con documenti allegati e parole chiare sulle anomalie riscontrate. Al contrario, la relazione annuale delle attività di ARAC contiene solo vaghi accenni all’attività dell’ente. Ci piacerebbe sapere di più, per esempio e riprendiamo alcuni brani dalla relazione, sul parere di “significativa rilevanza” espresso da ARAC sulla “conferibilità o meno dell’incarico di Presidente di una nota fondazione di Milano”. I cittadini vorrebbero lumi anche sull’attività dell’agenzia regionale relativa alla “complessissima vicenda della difesa della città di Como dalle esondazioni” già oggetto di indagini dell’autorità giudiziaria. Sarebbe utile inoltre conoscere il quesito “proposto da una serie di ATS e ASST della regione” sull’applicazione del decreto legislativo 33/2013 e quali valutazioni “interlocutorie” sono state espresse in merito “a un esposto anonimo concernente la ristorazione della Fiera di Milano”. Ci saremmo aspettati anche di sapere a quali commissioni d’inchiesta ha partecipato ARAC e con quale contributo; e infine, dato che si parla di attività che non possono essere avviate se non attivando una serie di collaborazioni anche all’esterno del sistema regionale, sarebbe opportuno sapere qual è la spesa preventivata per queste collaborazioni. Ma a questi interrogativi la relazione dell’Arac non risponde.Insomma quella che dovrebbe essere un’agenzia anticorruzione, oltre a dirci che i controlli di Maroni sono sostanzialmente inutili e finiscono nel vuoto (questo già lo sappiamo e lo denunciamo da anni) aggiunge ulteriori elementi di incertezza, senza nulla chiarire. ARAC quindi non ha alcun potere concreto di contrasto alla corruzione. Con i partiti la lotta alla corruzione nelle istituzioni è impossibile: la Lombardia ha bisogno di un battesimo di legalità che solo il M5S può garantire.  Abbiamo già chiesto, con accesso agli atti, tutta la documentazione ad ARAC utile per chiarire le anomalie accennate dalla redazione. La chiarezza che pretende il M5S aiuta l’anticorruzione.

Silvana Carcano, Gianmarco Corbetta e Giampietro Maccabiani, consiglieri regionali antimafia del M5S Lombardia

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