“Selezione di personale tramite agenzie private del lavoro senza pubblicizzazione ed erogazione di premi e promozioni senza criteri oggettivi”. Sono queste le criticità riscontrate nell’attività di Trenord dal Movimento 5 Stelle della Lombardia e denunciate da due interrogazioni (assunzioni – premi), a prima firma della capogruppo Iolanda Nanni, che chiedono alla Giunta regionale di fare chiarezza.
In dettaglio, la selezione del personale di Trenord da avviare a stage formativi per il conseguimento delle idoneità per Accompagnamento Treni/Macchinista è stata affidata all’Agenzia per il Lavoro Gi Group e gli annunci pubblicati sul sito dell’agenzia non specificano i criteri di selezione, né tanto meno i titoli preferenziali di accesso alla stessa. Inoltre, la società non avrebbe dato comunicazione e segnalato alle rappresentanze dei lavoratori l’apertura degli avvisi di selezione. Ancora, Trenord, nella gestione del personale, ha erogato assegni mensili “ad personam” e premi “una tantum” di propria iniziativa senza concertarne i criteri con le organizzazioni sindacali, né attenendosi al Contratto Aziendale e al Contratto Collettivo di categoria.
Per Iolanda Nanni, capogruppo del M5S Lombardia: “Ancora una volta ci troviamo ad avere a che fare con la scarsa trasparenza di un’azienda, come TRENORD, che vive grazie ai finanziamenti di Regione Lombardia e di cui è società partecipata indiretta (Regione Lombardia possiede il 57% di FNM che controlla a sua volta il 50% di TRENORD). Non è tollerabile assistere ad assunzioni tramite agenzie private del lavoro, senza adottare criteri oggettivi e senza dare pubblicità ai bandi. TRENORD dovrebbe allinearsi al Gruppo FS (Trenitalia ed RFI) che adotta procedure di selezione trasparenti, estraendo i nominativi dei candidati dall’apposito data base sul proprio sito, nel rispetto dei requisiti, omogenei per profilo ricercato, per titolo di studio, voto, residenza ed età anagrafica.”
“Stesso discorso vale per l’erogazione di premialità e promozioni al personale che devono essere effettuate con trasparenza e rispetto del Contratto Aziendale. In ordine di tempo, quelle che segnaliamo sono solo le ultime gravi lacune nella trasparenza che abbiamo riscontrato nelle attività della società e sulle quali abbiamo presentato due interrogazioni. L’impressione è che mentre TRENORD agisce in totale autonomia, la Giunta Maroni dorme sonni tranquilli, chiudendo entrambi gli occhi di fronte a certe situazioni che andrebbero chiarite e sulle quali Regione Lombardia dovrebbe vigilare. Per questo ci siamo attivati e chiediamo risposte alla Giunta Maroni che dovrà dire ai cittadini, ai dipendenti di Trenord e ai pendolari se intende richiamare la società a un’azione in linea con le finalità pubbliche che riveste. Oltre che un’operazione di trasparenza, ci aspettiamo che la regione inviti Trenord a destinare le risorse alla soluzione dei problemi dei pendolari”.