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Seminterrati: la maggioranza impone ai consiglieri regionali di emendare un “canovaccio”

“Mandare la povera gente a vivere nei seminterrati è talmente urgente per la maggioranza che si saltano tutte le procedure di legge per portare in Consiglio Regionale un progetto di legge che fa acqua da tutte le parti e le cui gravi lacune sono state oggi persino evidenziate dagli uffici della Giunta. Per di più il Presidente della Commissione ha imposto ai consiglieri di effettuare emendamenti entro lunedì pomeriggio non sul testo di legge depositato agli atti ma su un maxi-emendamento del relatore propinato ai commissari della V non come emendamento, ma come mera “proposta di modifica” e che stravolge l’intero disegno di legge.”, lo dichiara Iolanda Nanni, capogruppo del M5S in Regione Lombardia e membro della Commissione V.

“Che quella sui seminterrati sia una brutta legge, una sanatoria di Forza Italia da portare come “scalpo” per la prossima campagna elettorale, lo abbiamo già denunciato. A ribadirlo in Commissione, con un parere informale, anche gli uffici della Direzione Territorio che non sono mai stati auditi ufficialmente. E’ una legge ambigua, che non tiene in considerazione il rischio idrogeologico e sismico, che non valuta correttamente il carico urbanistico e le prestazioni economiche in carico a chi recupera i seminterrati e nemmeno garantisce ai Comuni il tempo necessario per prevedere eventuali ambiti di esclusione.

Inoltre, si è passati addirittura sopra alle procedure previste dal Regolamento Regionale, imponendo ai consiglieri di emendare non il PDL depositato agli atti ma una specie di “proposta di modifica” propinataci all’ultimo momento come “emendamento” e che stravolge completamente il testo di legge. In buona sostanza ci viene richiesto di emendare un canovaccio redatto in fretta e in furia dalla maggioranza, anziché operare su PDL depositato agli atti. Ciò è inaccettabile e lesivo della funzione legislativa dei consiglieri regionali, per questo ho immediatamente scritto al Presidente del Consiglio Regionale ed all’Ufficio di Presidenza affinché intervenga sulle irregolarità riscontrate in Commissione. Questa legge, lasciata dalla maggioranza a prender polvere per un anno, viene poi riproposta, stravolta e discussa nello spazio di pochi giorni, senza alcuna volontà di confronto e di apporre correttivi alle numerose criticità che presenta.”, conclude Nanni.

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