Eugenio Casalino Notizie

Regione Lombardia lascia a casa da un giorno all’altro i lavoratori del call-center regionale.

Da questo lunedì 6 febbraio i lavoratori della società Gepin Contact si sono visti precludere l’accesso al call-center di Regione Lombardia (800318318 e centralino) con un preavviso di 24 ore. La Regione infatti ha rescisso unilateralmente il contratto con la società in quanto in concordato preventivo ed ha affidato tutte le attività alla società GPI, senza gara e senza un passaggio di consegne dal vecchio al nuovo personale localizzato a Paternò (CT). Ci chiediamo come mai Regione Lombardia agisca in una modalità così poco rispettosa dei diritti dei lavoratori, privilegiando oltretutto l’occupazione fuori della regione stessa e per di più buttando via anni e anni di esperienza maturata da questo personale. I lavoratori della Gepin oltretutto erano senza stipendio da ottobre e hanno continuato a garantire il servizio. Maroni si era impegnato personalmente per il recupero degli stipendi. Ma il call-center siciliano non doveva ritornare in Lombardia creando mille posti di lavoro in più? Che ne è di questa ulteriore promessa di Maroni? Chiediamo alla Giunta lombarda di attivare al più presto una gara per la sostituzione della Gepin Contact per la gestione del call-center regionale e per favorire tramite la “Clausola sociale” prevista dalla normativa il recupero di tutte le posizioni lavorative di coloro che oggi non hanno alcuna prospettiva lavorativa in Lombardia. Chiediamo al Presidente Maroni di intervenire a difesa dei lavoratori lombardi! Nei prossimi giorni indagheremo a fondo su questa questione che ha aspetti poco chiari.

Eugenio Casalino – Portavoce del M5S Lombardia

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