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Fusione ATM-Trenord, effetto distorsivo sul mercato: il richiamo dell’Antitrust 

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha rilevato che se la fusione tra TRENORD e ATM dovesse realizzarsi entro il giugno 2017 (e perfezionarsi entro dicembre 2017, si creerebbe un effetto distorsivo nel mercato del trasporto pubblico locale. E’ questo l’oggetto di un’interrogazione, depositata dalla capogruppo del M5S Lombardia Iolanda Nanni, che chiede alla Giunta Maroni come intende “risolvere la questione” e “ottemperare a quanto prescritto dall’AGCM”.

Per Nanni, “Nella legge di stabilità 2017-2019 è comparso, grazie a un emendamento della maggioranza presentato all’ultimo minuto, un articolo che prevede, in caso di operazioni straordinarie tra società quotate nei mercati regolamentati, di estendere la durata dei contratti di servizio vigenti. Pertanto in caso di fusione tra ATM-TRENORD, l’introduzione di questa norma, avrebbe come effetto distorsivo che l’attuale affidamento di ATM dei servizi di trasporto pubblico locale nel Comune di Milano (in scadenza ad aprile 2017), verrebbe prorogato almeno sino alla scadenza dei servizi ferroviari regionali lombardi di Trenord e cioè fino al 2020. Secondo l’AGCM ciò provocherebbe  un ritardo nello svolgimento di una procedura ad evidenza pubblica di notevole importanza come quella per l’affidamento della gestione dei servizi di trasporto pubblico locale dell’intera area di Milano, in spregio e sprezzo dei principi di libera concorrenza”.

“Di fatto – continua Nanni – si eluderebbe, per tre anni, una procedura ad evidenza pubblica che garantirebbe, oltre alla revisione del contratto di servizio, anche la possibilità di affidare i trasporti milanesi ad un gestore più efficiente ed economico nell’interesse dei cittadini e che sia scelto mediante gara. L’AGCM nel proprio provvedimento è chiarissima e chiede di abrogare quell’articolo dalla legge regionale.

Con l’interrogazione chiediamo a Maroni di dare immediatamente seguito alle richieste dell’Antitrust, se non lo farà siamo pronti a depositare un progetto di legge abrogativo di quell’articolo. Inoltre, vogliamo sapere se quell’articolo sia stato introdotto con l’unico scopo di favorire Ferrovie Nord Milano e il Gruppo Ferrovie dello Stato. A pensar male si fa peccato ma spesso si indovina”.

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