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Nomina del Difensore Regionale: via le candidature impresentabili!

Oggi la maggioranza, in seduta di Commissione Affari Istituzionali, ha votato per l’ammissibilità di tutte le candidature, tranne una, per la nomina del Difensore Regionale. Il M5S si è opposto rilevando che alcune di queste non avevano i requisiti previsti dalla legge per poter essere nominati a tale incarico. La legge infatti prevede il possesso di un titolo di studio “adeguato” e di qualificata esperienza professionale, almeno decennale, maturata in posizione dirigenziale presso enti od aziende pubbliche o private, ovvero di lavoro autonomo assimilabile. Se è pur vero che la legge regionale equipara all’esperienza richiesta il fatto di aver ricoperto cariche pubbliche di parlamentare, consigliere regionale, presidente o assessore regionale o provinciale e di sindaco per almeno 10 anni, ciò non sana l’assenza di un titolo di studio adeguato alle funzioni delicate che un Difensore Regionale deve svolgere. Ed è per questo che abbiamo ribadito alla maggioranza la necessità di priorità alla competenza e al merito. Inoltre, l’altro nodo riguarda i candidati in pensione per i quali la legge prevede l’assunzione dell’incarico a titolo gratuito e per un solo anno, mentre l’incarico di Difensore Regionale dura 6 anni. Sulla gratuità, la maggioranza ha convenuto, ma sul “solo anno”, hanno eccepito che il Difensore Regionale non può essere considerato un “incarico dirigenziale” e pertanto un pensionato può tranquillamente assumere l’incarico per sei anni. Il M5S ritiene invece che trattasi di attribuzione di funzione pubblica apicale e, come tale, perfettamente assimilabile ad incarico dirigenziale, come peraltro anche un sentenza del Consiglio di Stato stabilisce. Infine, abbiamo richiesto l’audizione di tutti i candidati, cosa possibile con un terzo dei voti dei consiglieri regionali. Nonostante le opposizioni fossero d’accordo (PD, SEL, Patto Civico), non si è raggiunto il numero, grazie a un consigliere regionale del PD che si è detto soddisfatto delle motivazioni espresse dalla relatrice di maggioranza. Tutta la vicenda ha dell’assurdo e denota ancora una volta la scarsa serietà con cui i partiti affrontano il tema delle nomine ad incarichi importanti negli organismi istituzionali. Naturalmente, noi continueremo a batterci per un sistema di nomine improntato alla competenza e alla trasparenza.

Iolanda Nanni – Capogruppo Regionale del M5S Lombardia

 

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